Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Roma –Palazzo Madama,17 febbraio 2021 . ‘’La casa va trasformata nel “principale luogo di cura” attraverso la telemedicina’’.Il Presidente del Consiglio Prof. Mario Draghi , al Senato , in 50 minuti circa, ha spiegato le sue dichiarazioni programmatiche per il voto di fiducia del Governo. I principali argomenti del discorso : Europeismo ed euro ,il piano di vaccinazione,la riforma della sanità,scuola,parità di genere,il sud,next generation EU,crisi climatica,turismo,politiche del lavoro,riforma del fisco,pubblica amministrazione,giustizia,immigrazione. “Dobbiamo attuare un’importante riforma sanitaria, che rafforzi e ridisegni la sanità territoriale”. “La diffusione del Covid ha provocato ferite profonde nelle nostre comunità, non solo sul piano sanitario ed economico, ma anche su quello culturale ed educativo, la Didattica a distanza, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze”. E quindi “non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”. “Mi sono chiesto se noi, la mia generazione, abbiamo fatto e stiamo facendo, per le future generazioni, quello che hanno fatto i nostri genitori e i nostri nonni per noi”, ha detto tra le tante altre cose Draghi.“Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta. Un intervento complessivo rende anche più difficile che specifici gruppi di pressione riescano a spingere il governo ad adottare misure scritte per avvantaggiarli”. Nei piani del governo c’è “una revisione profonda dell’Irpef riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività”. Vanno recuperate nella pubblica amministrazione le pratiche arretrate accumulate durante la pandemia e predisposte “piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini”, così come un “aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici”. Nel campo della giustizia bisogna andare verso “norme procedurali più semplici, coprendo i posti vacanti del personale amministrativo, riducendo le differenze che sussistono nella gestione dei casi da tribunale a tribunale e infine favorendo la repressione della corruzione”. Ad esempio la Danimarca, nel 2008, nominò una Commissione di esperti in materia fiscale. La Commissione incontrò i partiti politici e le parti sociali e solo dopo presentò la sua relazione al Parlamento. Il progetto prevedeva un taglio della pressione fiscale pari a 2 punti di Pil. L’aliquota marginale massima dell’imposta sul reddito veniva ridotta, mentre la soglia di esenzione veniva alzata. Un metodo simile fu seguito in Italia all’inizio degli anni Settanta del secolo scorso quando il governo affidò ad una commissione di esperti, fra i quali Bruno Visentini e Cesare Cosciani, il compito di ridisegnare il nostro sistema tributario, che non era stato più modificato dai tempi della riforma Vanoni del 1951. Si deve a quella commissione l’introduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e del sostituto d’imposta per i redditi da lavoro dipendente. Una riforma fiscale segna in ogni Paese un passaggio decisivo. Indica priorità, dà certezze, offre opportunità, è l’architrave della politica di bilancio In questa prospettiva va studiata una revisione profonda dell’Irpef con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività. Funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi sarà anche un rinnovato e rafforzato impegno nell’azione di contrasto all’evasione fiscale.
L’altra riforma che non si può procrastinare è quella della pubblica amministrazione. Nell’emergenza l’azione amministrativa, a livello centrale e nelle strutture locali e periferiche, ha dimostrato capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e a un uso intelligente delle tecnologie a sua disposizione.L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, in tempi brevi deve produrre , come previsto dalla Legge Annuale sulla Concorrenza (Legge 23 luglio 2009, n. 99) le sue proposte in questo campo. Agli uffici verrà chiesto di predisporre un piano di smaltimento dell’arretrato e comunicarlo ai cittadini La riforma dovrà muoversi su due direttive: investimenti in connettività con anche la realizzazione di piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini; aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, anche selezionando nelle assunzioni le migliori competenze e attitudini in modo rapido, efficiente e sicuro, senza costringere a lunghissime attese decine di migliaia di candidati. “Sostenere questo governo significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’euro”. “Senza l’Italia non c’è l’Europa. Ma fuori dall’Europa c’è meno Italia. Non c’è sovranità nella solitudine”.‘’Una vera parità di genere non significa un farisaico rispetto di quote rosa richieste dalla legge: richiede che siano garantite parità di condizioni competitive tra generi. Intendiamo lavorare in questo senso, puntando a un riequilibrio del gap salariale e un sistema di welfare che permetta alle donne di dedicare alla loro carriera le stesse energie dei loro colleghi uomini, superando la scelta tra famiglia o lavoro”.