Dissesto idrogeologico: Salzano (UdC), caro Borrelli ti scrivo

 

La redazione

Prof. Aniello Salzano (già sindaco di Salerno e attuale commissario cittadino UdC)

SALERNO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il prof. Aniello Salzano ha diretto all’attuale procuratore della repubblica dr. Giuseppe Borrelli per richiamare l’attenzione della magistratura sul dissesto idrogeologico del territori, evidenziato drammaticamente salla ffrana di Amalfi:

 

Il dott. Borrelli, Procuratore della Repubblica di Salerno, subito dopo la frana di Amalfi ha dichiarato guerra ad ogni forma di abusivismo e di illeciti, soprattutto in materia urbanistica.

Chi è contro ogni forma di azione illegale, ligio alle leggi e rispettoso dei piani e vincoli urbanistici, è del tutto evidente che ha accolto le parole del dottor Borrelli con grande favore.

Sennonché le affermazioni del Procuratore risuonano come la ripetizione delle dichiarazioni dei suoi illustri colleghi, qualcuna fatta con voce stentorea, qualche altra solo con un filo di voce. Precedentemente infatti già c’è stato chi ha solennemente annunciato: “caccia senza quartiere agli abusi, ruspe e multe salate per i furbetti”.

Nel frattempo tutto è continuato come prima. I furbetti semplicemente a fare quello che tanti altri furbetti hanno fatto prima, gli amministratori a chiudere un occhio e qualche volta anche due per motivi elettorali, i Magistrati invece hanno continuato con le Grida di manzoniana memoria, che ormai alcuni accolgono con ilarità, altri con commenti ironici, mentre i più furbi di tutti le sbeffeggiano con il famoso “pernacchio” dell’indimenticabile Eduardo.

In più occasioni ho denunciato le tante e diffuse illegalità, soprattutto nella nostra città, dalla fastidiosa microcriminalità agli abusi grandi e piccoli, dalle violazioni in materia urbanistica a quelle ambientali, dal piccolo spaccio alle insistenze petulanti dei venditori di calzini, che danno il benvenuto ai turisti in piazza Ferrovia o della Concordia.

Del resto basta una passeggiata in centro come in periferia. Si ha l’immediata percezione dell’assenza di controlli e vigilanza, delle tante forme di illegalità, frutto dell’inosservanza delle regole e dei divieti. Salerno non è per niente la città della legalità, così come qualcuno la dipinge e semmai l’ha dipinta al Procuratore della Repubblica, cui, se vuole, mi offro come suo Virgilio.

Sappia il dottor Borrelli che essa da anni è invece la città della deregulation, nel senso che ognuno può fare quello che vuole: violare perfino le leggi, soprattutto in materia urbanistica. E’ possibile, per esempio, impadronirsi dei marciapiedi pubblici anche con strutture fisse, trasformare i seminterrati in studi professionali, ex garage in laboratori medici, edificare senza licenza e autorizzazione mansarde e attici di lusso in spregio ai regolamenti condominiali e urbanistici. Niente succede. E se qualcosa succede semmai ci sono le conoscenze giuste, quelle che “tutto aggiustano”. Tutti lo sanno e i cosiddetti furbetti hanno anche capito che le ordinanze comunali, quando ci sono, valgono carta straccia, come le sentenze cui occorrono tempi biblici.

In un’intervista di qualche anno fa un alto magistrato, il dott. Erminio Rinaldi, dopo essersi tanto prodigato e impegnato contro i reati ambientali, paesaggistici e gli illeciti urbanistici, dichiarò che perfino le sentenze riguardanti tali reati erano in gran parte di prescrizione. I Comuni non avevano in moltissimi casi proceduto alle esecuzioni!

Ora davvero in tanti ci si augura che si giri pagina e si ripristinino l’osservanza e il rispetto delle leggi, che la legalità diventi un totem.

Ma ad essere scettici sono moltissimi !

Aniello Salzano – Commissario UdC

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