MARAIO: il primo ed unico salernitano al Quirinale

Aldo Bianchini

L'avv. Enzo Maraio al Quirinale per il PSI

SALERNO – In questi ultimi anni mi è toccato spesso di scrivere sull’avv. Enzo Maraio, prima e dopo la sua elezione a “segretario nazionale del Partito Socialista Italiano”; l’ho santificato ma anche bacchettato in forza di quella libertà conquistata da questo giornale con la scelta di rimanere sempre fuori dalla guerra delle spartizioni che sanno solo di compra-vendita spicciola e squallida.

Enzo Maraio, in questi giorni, da segretario nazionale PSI, è stato il protagonista assoluto di una eccezionale notizia che, però, è stata letteralmente driblata dalla stampa locale.

Enzo Maraio è, al momento, il primo ed unico politico salernitano a scalare i gradini del Quirinale per guidare la delegazione del PSI alle consultazioni con il capo dello Stato on. prof. Sergio Mattarella; una notizia che in sé ha del clamoroso ma che qui a Salerno sembra essere stata dirottata a notiziola da ultima pagina. Ed a conforto della notizia sicuramente conta poco che il PSI di oggi rappresenti poco o niente in campo nazionale; per ogni salernitano dovrebbe essere ritenuto un privilegio poter salutare uno dei suoi figli che è arrivato fino davanti al Presidente della Repubblica per dire la sua in merito alla soluzione dell’intricata crisi del governo nazionale.

Enzo Maraio, comunque la si pensi, ha avuto il merito di ricostruire e mettere assieme i cocci di quello che fu il PSI salernitano del 33%, ma anche la grande abilità di far penetrare l’immaginario dei giovani da quel sentimento che legava tanti personaggi al “partito dei garofani”; il movimento giovanile dietro Maraio è molto forte ed è nato su basi completamente diverse da quelle del passato remoto e recente. Nel partito dei giovani socialisti la partecipazione e la concertazione collettiva è la parola d’ordine e il leader si rimette sempre e comunque in discussione. Una formula sicuramente nuova e dagli effetti coinvolgenti per migliaia e migliaia di giovani che, partendo dalla provincia di Salerno si avvicinano al glorioso Partito Socialista Italiano.

Enzo Maraio, è figlio d’arte di quell’Angelo che ha sempre dato tanto al PSI ricevendo in cambio molto poco, se non niente; il capolavoro, secondo me Enzo, lo ha messo a segno nelle ultime elezioni politiche nazionali del 2018 quando antepose alla sua candidatura al Parlamento quella del giovane Silvano Del Duca, e rinunciando alla candidatura alle passate regionali del 2020 facendo spazio al giovane Andrea Volpe (regolarmente eletto) dimostrando, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di saper essere un leader vero, un leader al quale è giusto affidare un partito che, seppure ancora di piccole dimensioni, non potrà che crescere sotto la sua attenta gestione.

L'avv. Enzo Maraio dinanzi al Quirinale

Enzo Maraio, comunque vada,  ha già stabilito un record: è il primo salernitano che in rapida successione ha prima assunto il ruolo di segretario nazionale per poi proiettarsi all’interno dei palazzi del potere (Quirinale, Montecitorio e Pal. Chigi) come titolato rappresentante di uno dei partiti politici che hanno fatto la storia di questo Paese. E soltanto lui potrà far rivivere quel “laboratorio laico e di sinistra” che portò il PSI di Salerno al 33% dei consensi elettorali, laboratorio che fu subito assunto a modello nazionale dai vertici romani dell’epoca.

Enzo Maraio entrerà nel governo Draghi ? E’ questa la domanda che in questi giorni mi viene posta con insistenza; la risposta l’avremo nelle prossime ore.; e comunque vada per il giovane figlio di Salerno è già stato comunque un successo.

 

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