di Roberto Celano
(capo gruppo Forza Italia al Comune)
SALERNO – Non mi interessa la questione giudiziaria che farà il suo corso e per cui spero che chi è indagato dimostri la propria estraneità alle accuse. Sono, invece, interessato dalla vicenda politica ed amministrativa. Da sempre denuncio a Salerno l’esistenza di un sistema con cui chi regge le fila (e non sono di certo chi abbiamo letto essere presumibilmente indagati nella vicenda) controlla socialmente la città, “gioca” sui bisogni, indirizza il consenso. Le coop sono certamente strumento “operativo” del sistema. Lo sostenemmo con forza, quando facemmo emergere presunte anomalie sugli affidamenti a Buongiorno Italia e sul Villaggio di Babbo Natale, per cui fui anche sentito da un PM e delle cui vicende non abbiamo saputo più nulla. Attraverso le coop avviene sovente il “ricatto del pane”, si “arruolano” nell’esercito del deluchismo giovani bisognosi, precarizzati (chi non ha stabilità ed autonomia si controlla meglio) ed in taluni casi pagati male. Benefici a quanto pare ci sarebbero, invero, soprattutto per chi “amministra” tali Enti. È tutto ciò che, con il collega Ventura avremmo voluto impedire, quando tentammo di dimostrare in Commissione Trasparenza, individuati quali relatori dal Presidente Cammarota, che sarebbe stato il caso di bloccare le gare in essere, di affidare i servizi che negli anni hanno “fornito” le coop ad una partecipata del Comune, “Salerno Pulita”, senza aggravio di costo e stabilizzando quei lavoratori che oggi vivono in condizioni di precarietà e di sudditanza. Non fummo ascoltati. C’erano presumibilmente altri indirizzi, certamente meno convenienti ai lavoratori ma più efficaci evidentemente al raggiungimento degli obiettivi di chi dispone. Ci auguriamo che ora si faccia marcia indietro, si blocchi tutto, si riconsiderano le proposte che avanzammo in Commissione ed in Consiglio e si dia stabilità e dignità a decine di giovani che meritano di guadagnarsi la “propria libertà”.