Dr. Pietro Cusati
(Giurista – Giornalista)
Quarantaduesimo compleanno del Servizio Sanitario Nazionale, istituito con la legge 833 del 23 dicembre 1978 ,un compleanno da ricordare, l’augurio è che il Governo e il Parlamento dopo l’esperienza del coronavirus con le regioni, possano finalmente avviare nel 2021 una seria riforma sul diritto alla salute di tutti i cittadini ,consacrato nella nostra costituzione,aumentando le risorse che servono, a partire dalla medicina preventiva. La pandemia ha creato purtroppo tanti lutti nel mondo . I medici americani dicono scusate, c’eravamo sbagliati, ci siamo accorti che il virus non uccide solo i vecchi. In Italia i parenti delle vittime di circa 500 famiglie hanno chiesto al Governo e alla regione di competenza, il risarcimento per il ‘’danno ingiusto’’ in sede civile per la gestione dell’epidemia ‘’improvvisata e caotica’’. Il concetto di danno ingiusto deriva da un principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico sancito dall’ art.2043 del codice civile : ‘’Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.” Il danno ingiusto è conseguente ad un fatto illecito e in questi casi si parla di responsabilità extracontrattuale . Il principio che ne deriva è che la vittima di un danno ingiusto matura il diritto al risarcimento di tutti danni subiti e conseguenti al fatto lesivo, mentre sul responsabile che ha causato l’evento grava l’obbligo di risarcire tali danni. Le famiglie hanno denunciato le istituzioni per l’impreparazione mostrata a inizio pandemia, quando il governo italiano , secondo i parenti delle vittime , avrebbe denunciato lo stato di emergenza in ritardo e non avrebbe ascoltato i report del Comitato tecnico scientifico. Chiedono i parenti delle vittime ma l’Italia aveva un piano pandemico aggiornato? 500 parenti delle vittime del Covid hanno deciso di passare all’azione, depositando in Tribunale a Roma, un atto di citazione che chiama in causa la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Salute e la Regione Lombardia per il modo in cui è stata gestita l’emergenza,per gli errori commessi e l’impreparazione mostrata al momento dell’esplosione della pandemia in Italia. Nell’atto di citazione vengono presentate le prove a sostegno di questa tesi, le famiglie che hanno fatto richiesta di risarcimento ritengono che l’Italia si sia fatta trovare impreparata davanti allo scoppio della pandemia. Secondo gli Avvocati del comitato “Noi denunceremo” le autorità hanno dimostrato “gravissime omissioni” e ritengono che l’ospedale di Alzano doveva essere immediatamente riaperto quel 23 febbraio e ritengono anche che “la mancata tempestiva chiusura dei comuni di Alzano e Nembro” avrebbe potuto prevenire il lockdown nazionale .Quale sarà l’epilogo della vicenda? Sarà il Tribunale di Roma a decidere se lo Stato dovrà risarcire le famiglie per le vittime da Covid dovendo eventualmente rispondere di un danno ingiusto ?
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