da Clementina Leone
La Rai che da sempre punta sui cavalli vincenti, perché come base hanno la cultura e la vita vera e non favole costruite a tavolino, come si evince dai dati auditel “5.6 milioni di spettatori e 23.9% di share”, con “Natale in casa Cupiello” ha portato a casa un altro grande risultato. Nonostante i paragoni con il grande Edoardo De Filippo, la commedia in veste cinematografica, in chiave moderna, è riuscita a regalare agli spettatori emozioni autentiche che sono state capaci di toccare le corde dell’anima . Un plauso oltre alla rete in oggetto, agli attori che sono stati tutti eccellenti, va anche e soprattutto al regista Edoardo De Angelis, per aver vinto alla grande una difficile scommessa. Difatti, visto il grandissimo risultato raggiunto, lo stesso ha anticipato che adesso può lavorare a “Non ti pago”, secondo capitolo di una Trilogia, dove “continuerà a indagare il microcosmo della famiglia e sui lavori di Eduardo. Un microcosmo che è in continua disgregazione, in continua ricerca di una nuova forma di armonia”. Ma tornando a ‘Natale in casa Cupiello’ trasmesso su Rai 1 il 22 dicembre scorso, allo stesso, è sicuramente mancata la magia del teatro di Eduardo De Filippo (che non ci sarebbe mai potuta essere) visto che sono passati troppi anni dalla storica edizione del 1977, ma questo non vuol dire che la versione moderna, con un nuovo linguaggio, non sia riuscita ad abbattere lo stesso, come diceva anche Pirandello quella famosa quarta parete. Tra sorrisi, pianti, momenti dove i brividi hanno attraversato il corpo del telespettatore, come una carezza sul cuore, grazie ad un linguaggio cinematografico molto personale, gli interpreti del lavoro oggetto dell’ articolo, sono entrati in punta di piedi nelle nostre case e ci hanno fatto riflettere su due cose molto importanti, che spesso presi dagli impegni tendiamo a dimenticare. Queste sono: la vera essenza dell’ amore, che continua ad essere il motore del mondo, e la comunicazione, unico modo per arrivare al contenuto, sia delle cose che delle persone.