Antonio Citera
PADULA – Sorpreso mentre occultava in aperta campagna un panetto di droga di 90 grammi. I carabinieri di Padula, hanno arrestato nella notte di martedì, Alfonso Cafaro di 43 anni. L’uomo, di professione ambulante, è stato sorpreso in flagranza di reato, mentre cercava di nascondere nelle campagne della città della Certosa, un quantitativo di hashish pari a 90 grammi. I militari dell’arma, nel corso di un predisposto servizio antidroga, insospettiti dai movimenti dell’uomo, dopo un accurato appostamento, lo hanno sorpreso con la droga nelle mani, intento ad occultarla tra gli alberi di un boschetto. La sostanza stupefacente, era quasi certamente destinata al mercato del Vallo di Diano, e avrebbe fruttato allo spacciatore alcune migliaia di euro. Il 43enne, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Un’azione continua quella dei carabinieri, impegnati quotidianamente alla sorveglianza del territorio, posti di blocco e controlli specifici sono effettuati per lenire il fenomeno delinquenza e contrastare lo spaccio di stupefacenti che colpisce sempre più le fasce giovani della popolazione. Ricordiamo in ordine di tempo l’arresto sulla S.S. bussentina nei pressi di Sanza di un giovane Francesco Manzo di 28 anni di Nocera Inferiore, trovato in possesso di 60 grammi di cocaina, un’operazione svolta egregiamente dai carabinieri di Sanza,che risale a poco più di un mese fa. L’uso della droga, un fenomeno in forte crescita, tra le più gettonate troviamo l’hashish, la marijuana, usate essenzialmente dai giovani e dai giovanissimi. Le recenti statistiche parlano chiaro, tra i giovani, diminuiscono le tossicodipendenze da eroina, ma nello stesso tempo, triplicano quelle di cocaina. Un cambiamento significativo, che va ad inquadrare in maniera precisa l’immagine sociale ed il profilo del consumatore, non più il ragazzo disoccupato o emarginato con un basso tasso di scolarità, ma assuntori istruiti, integrati e spesso benestanti, che assumono stupefacenti per puro divertimento, che molto spesso può costituire anche una apparentemente comoda via di fuga dalle responsabilità del mondo adulto, un ingannevole alibi per ritardare le scelte, le fatiche, gli impegni (ma anche le soddisfazioni), che l’esistenza di ogni adulto comporta. Un consumismo sfrenato, la comunicazione che avviene ormai soltanto attraverso l’esibizione di oggetti, sembrano privare le persone di un solida identità, basata sulla consapevolezza delle proprie qualità interiori. Un successo dettato, da conseguire ad ogni costo, a scuola, sul lavoro, in società, con la necessità di essere costantemente all’altezza, brillanti, socievoli, nell’epoca che esalta ed esige la performance, come ci insegnano i messaggi pubblicitari, porta giovani, e sempre più spesso anche adulti, ad aiutarsi con qualche sostanza chimica. Il surreale edonismo della nostra civiltà, la ricerca spasmodica di piaceri forti e immediati, a scapito della gioia, della felicità e della serenità che si possono ottenere sviluppando i propri talenti, mettono molte persone sulla cattiva strada di una penosa, stordita e triste quotidianità.
direttore: Aldo Bianchini