Alberto De Marco
La nota immunologa di Padova, la Dott.ssa, Prof.ssa Antonella Viola, che ha analizzato un’importante ricerca americana sulla conoscenza dei luoghi, dove maggiormente è possibile il contagio del covid 19, ha evidenziato che i luoghi indicati nella ricerca: bar; ristoranti; palestre e luoghi di culto, erano condivisibili anche in Italia. La mia mente ha risvegliato un ricordo di fanciullo, quando in una lezione del Prof. di Religione alla Scuola Media, stigmatizzava: “…che una religione non poteva essere mai considerata giusta, quando era dannosa per gli esseri umani e menzionava in modo critico, la religione musulmana, che considerava intoccabile “la mucca sacra”, che in luoghi come l’India dove si muore per fame non si poteva mangiare la carne. Io diversamente penso che bisogna rispettare ogni religione, e che la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri. Il grande denominatore comune a tutte le religioni dovrebbe essere, l’amore per il prossimo. Io sono cattolico e non ho dubbi sulla valenza della religione cattolica, ma nella mia mente sono sempre vive le reminiscenze storiche, alcuni esempi emblematici, il Tribunale dell’Inquisizione, la pedofilia di certi prelati; nonché le speculazioni finanziarie e il soddisfacimento di alcuni alti prelati ai propri interessi e non finalizzati agli scopi sociali per i quali erano state devolute le offerte dei fedeli; etc… Si potrebbe pertanto dire che il più delle volte non è la religione che non è giusta, ma gli errori sono attribuibili ai loro Rappresentanti, che fanno apparire una religione ingiusta. Mi chiedo Caro Papa Francesco, tu che sei il degno erede di S. Francesco e vivi in una modesta dimora a Santa Marta, diversamente dagli alti prelati, non ritieni opportuno porre restrizioni per le celebrazioni delle Sante Messe al lockdown in Campania che ha inizio il 15 novembre 2020 ? L’isolamento, la chiusura per questo territorio definito “zona rossa”, il protocollo d’emergenza che, ha causato il blocco della maggiore parte delle attività produttive e di tutti gli spostamenti non necessari e che lascia un potenziale pericolo di diffusione del virus con un’aggregazione delle persone nelle Chiese, con una maggiore partecipazione degli anziani, considerati a rischio per questa pandemia !