Alberto De Marco
Una donna dalla giovane età di 23 anni, aveva perso nel grembo il figlio di sette mesi morto prematuramente. Nella città di Londra .in Inghilterra, la poetessa Emilia Palmieri Collins, viveva questo dramma che assumeva toni più oscuri e drammatici, perché la vita di questa bellissima donna non soltanto per l’aspetto fisico, ma soprattutto per la grande sensibilità della sua anima, era legata ad un filo sottilissimo. Per un tardivo intervento dei medici nell’eliminazione del corpo del bambino morto nel grembo della madre per un trombo embolico venoso, che in quell’epoca il Medico della struttura Ospedaliera non l’aveva compreso subito, perché non esisteva l’apparecchio per effettuare l’ecografia ed aveva quindi confuso il battito del cuore della madre con quello del nascituro, che purtroppo era già morto. Per questo ritardo Emilia Palmieri aveva contratto la setticemia. In quei giorni la sofferenza che l’attanagliava era enorme, avvertiva dolori anche quando era soltanto sfiorata. La morfina solo a tratti leniva le sofferenze. Un giorno di particolare tormento aveva supplicato l’infermiera di somministrarle un’altra dose di morfina senza rispettare i tempi previsti che dovevano intercorrere. Nonostante le precarie condizioni aveva scatenato una vivace reazione dell’infermiera che si allontanava velocemente. Soltanto in quel momento Emilia, aveva con la mente comunicato a Dio di essere pronta a morire e l’aveva pregato di porre fine alla sofferenza. All’improvviso le è accaduto qualcosa di eccezionale. Si è staccata dal corpo, un’immagine identica alla sua che aleggiava nella stanza, mentre vedeva il suo corpo immobile e quello del marito, Kevin Collins, che l’assisteva in quel momento. Incominciava a provare un piacere indescrivibile mentre una musica celestiale la sublimava ed una figura Angelica poneva le due mani sulle mani di un’immagine dell’anima dai contorni identica al suo corpo, che era leggera e si librava nell’aria, attratta da un’energia sconosciuta, che in pochi attimi la conduceva nell’immensità del cielo. La Volta Celeste era sublime e già si avvertiva un piacere indescrivibile per la Dimora Eterna, mentre dall’alto, la mirabile poetessa aveva una visione oscura del globo terrestre, era forse il colore del peccato, che continua ad animarci, nonché a convivere con noi esseri umani. Quelle mani della figura celeste, hanno portato ancora più in alto l’anima di Emilia, a contatto di una luce immensa ed indescrivibile, che le diffondeva un piacere indefinibile, mentre provava una beatitudine in quella luce, rivolgeva un pensiero al marito, un rammarico a lasciarlo perché aveva sofferto tantissimo per la separazione dei genitori. Soltanto allora a quel pensiero, quelle mani che l’avevano accompagnata in quel viaggio in quel momento tanto agognato, si sono sollevate dalle sue ed in un attimo la sua anima, ha lasciato la “Volta Celeste” ed è rientrata in quel suo corpo immobile, che era adagiato sul letto ed ha ripreso a vivere la sua quotidianità terrena, dopo avere superato la setticemia con una lunga degenza nell’Ospedale di circa diciotto mesi, che avevano indotto il Prof. Mason ed il Prof. Newman, i due Medici che la curavano a confidarle, prima di dimetterla : “….In te abbiamo visto il Miracolo e che dopo le conseguenze problematiche celebrali, che le avevano fatto perdere l’uso della parola non credevano che potesse riprenderne la funzione….”. Emilia uscita dall’Ospedale, ci ha donato per altri 50 anni la bellezza creativa e spirituale delle sue silloge, mentre in tutti questi anni, ha dovuto intraprendere una battaglia tout-court, contro una grave patologia di “artride reumatoide”, un male che per contrastarlo costringe all’uso crescente del cortisone, che normalmente non ti consente di vivere a lungo, perché utilizzando una tale sostanza nel tempo, atrofizza e distrugge tutti gli organi dei pazienti. La Prof.ssa Emilia Palmieri Collins, il 10 agosto 2020, ci ha lasciato serenamente per andare nell’eterna Dimora della “Volta Celeste”, dopo avere assaporato un’anticipazione e la comprensione dell’immortalità dell’anima oltre la vita, non ha mai avuto alcun timore per la morte terrena, che ha accettato come il principale dono che Dio ha fatto agli uomini che hanno sempre vissuto nell’amore e nel rispetto per il prossimo, considerati nella visione di Dio, come nostri fratelli. Ad Emilia Palmieri Collins, a questo
spirito poliedrico in occasione della ricorrenza di due mesi dalla sua morte non potevamo che renderle adeguato omaggio con la pubblicazione di una poesia “Libera”, estrapolata da uno dei suoi libri “FRA LE OMBRE E… LA LUCE”, che abbiamo pubblicato altresì nei sottotitoli, del film documentario “Umanamente Totò poi il Comico”, mentre si ascolta la colonna sonora finale,
Libera
Libera nell’aria,
come le gocce cristalline
dell’acqua fresca di fontana.
Libera, come il vento,
che trasporta con sé
fiocchi di nuvole
e gioca con loro, nel cielo.
Libera voglio essere,
come i fiori di campo…
senza curarsi
dell’erba o del grano
che stanno loro accanto.
Libera sì,
come le foglie
che cadono dall’albero,
senza provare
il dolore del distacco
per l’ormai fissata partenza,
anzi per la fine della loro esistenza.
Emilia Palmieri Collins
Il film che abbiamo dedicato “in primis” alla poetessa Emilia Palmieri Collins, unitamente allo scrittore ed eroe disabile, Duilio Paoluzzi e poi ad altri autorevoli personaggi della cultura che ci hanno sempre seguito nelle nostre importanti manifestazioni culturali e sociali, che abbiamo organizzato nel corso di diversi anni di attività dell’Associazione Amici di Totò….a prescindere! – Onlus. Il docufilm, della durata di 2 ore e 8 minuti, ultimato il 15 agosto 2020, dopo oltre 2 anni di lavorazione, nel giorno dell’Assunzione, una data appropriata per terminare un film che rende adeguato omaggio nel ricordare un personaggio straordinario dalle caratteristiche spirituali della poetessa Emilia Palmieri. Il film verrà altresì proiettato negli Stati Uniti ed è tratto dal libro “Antonio de Curtis, Totò, il Grande Artista dalla Straordinaria Umanità “, Casa Editrice Movimento Salvemini. La Regia del film è di Alberto De Marco e di Franco Esposito, con l’importante contributo del Director Special Guest, il Regista Francesco La Rosa. Produzione dell’Associazione Amici di Totò…a prescindere! – Onlus e dell’Emittente televisiva salernitana “TELECOLORE”, che ha oltre quarant’anni di attività. Il film si potrà vedere non soltanto nelle Sale Cinematografiche italiane ma anche all’estero, grazie alla collaborazione della Prof.ssa Silvia Tamburriello, corrispondente italiana alla Radio Argentina su CNN Radio Rosario Fm 895, che ha curato i sottotitoli in inglese. Il giorno sabato 17 ottobre per un importante programma della Radio Argentina molto seguito dagli italiani che vivono nelle diverse parti del mondo, in Italia viene trasmesso alle ore 15.00 pomeridiane, ci sarà un’intervista esaustiva sul film documentario “Umanamente Totò poi il Comico” della Prof.ssa Silvia Tamburriello al Dott. Aldo Bianchini, Direttore del giornale on-line ilquotidianodisalerno.it che ha seguito con particolare interesse culturale, la lavorazione del film documentario sulla figura di Antonio de Curtis, Totò, il Grande Artista dalla Straordinaria Umanità, dal quale si evidenziano le doti morali, giustamente apprezzate dall’opinione pubblica, che continua ad amarlo anche dopo 53 anni dalla sua morte, perché lo considera “Patrimonio dell’ Umanità”.