Dr. Pietro Cusati (Giurista – Giornalista)
Oggi, 1° ottobre, è la Giornata internazionale degli anziani. Istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel dicembre del 1990.Quest’anno ricorre il trentennale della sua proclamazione .Il tema centrale della Giornata è Pandemie: cambiano il modo in cui affrontiamo l’età e l’invecchiamento?
Salute e invecchiamento della popolazione ai tempi del Covid:«Oltre al suo impatto immediato sulla salute, la pandemia sta esponendo le persone anziane a un rischio maggiore di povertà, discriminazione e isolamento».
Ogni persona, in ogni Paese del mondo ,dovrebbe avere l’opportunità di vivere una vita lunga e sana. È necessario ricordare però che sono gli ambienti in cui si vive a favorire o danneggiare la salute. Sono loro infatti ad influire notevolmente sul comportamento e sull’esposizione ai rischi. Basti pensare all’inquinamento atmosferico o alla violenza. Senza contare poi la possibilità di disporre di un’assistenza sanitaria e sociale di qualità e sulle opportunità che l’invecchiamento offre. Quindi non bisogna discriminare gli anziani .
“Difendiamo i diritti delle persone anziane”.L’esempio degli anziani è un patrimonio che non dobbiamo disperdere. Le persone anziane non sono protette da uno specifico strumento universale per i diritti umani. Al momento non esistono per questa categoria disposizioni legali simili a quelle di altri gruppi in situazioni di vulnerabilità, che tengano quindi conto delle esigenze di protezione specifica propri delle persone anziane. La mancanza di uno strumento giuridico dedicato per le persone anziane può anche spiegare la mancanza di attenzione alle sfide specifiche che le stesse devono affrontare nel quadro politico globale, compresi gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. La Giornata internazionale delle persone anziane quest’anno assume particolare rilievo, dopo che proprio la popolazione più matura è stata drammaticamente colpita dalla pandemia da Covid-19.L’attenzione ai diritti degli over 65 deve essere vista con maggiore urgenza, considerato il fatto che, nei decenni futuri, l’età della popolazione è destinata ad aumentare. La Giornata Internazionale delle persone anziane è stata deliberata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per porre all’attenzione degli Stati e delle pubbliche opinioni il tema dell’invecchiamento della popolazione, con le necessità di assistenza e di cura che esso porta con sé, ma anche con tutte le potenzialità che le generazioni più mature possono esprimere in favore della comunità. Il pensiero del Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Gli anziani sono la parte più forte del Paese perché da loro viene la continuità della nostra comunità. Gli anziani però sono anche la parte più fragile e per questo dobbiamo sempre prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile. In questa giornata dobbiamo rinnovare il nostro impegno verso la loro forza e la loro fragilità”.Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio ha ricordato che :’’La Giornata di oggi assume un significato del tutto particolare, di fronte alla pandemia che tiene impegnato il mondo intero e che ha fin qui colpito in misura prevalente proprio gli anziani, spezzando vite e affetti, mettendo in evidenza la fragilità della loro salute, costringendoli in molti casi all’isolamento e, dunque, a un rischio di grave emarginazione e discriminazione. Con sgomento, in questi mesi, siamo stati testimoni della sofferenza e della morte di tante persone anziane. E laddove la diffusione del virus è stata più ampia o dove le condizioni di indigenza erano più critiche, lo strazio è stato anche maggiore. Tante volte sono gli anziani a insegnarci il rispetto dei valori, a ricordarci le radici, a indicarci la strada della dignità, della dedizione, della generosità’’.