CARABINIERI – SALA C.: da capitano a capitano !!

 

Aldo Bianchini

Cap. Paolo Cristinziano - nuovo comandante Compagnia Sala Consilina

SALA CONSILINA – Il capitano va via, evviva il capitano. Le cerimonie di saluto in genere lasciano trapelare una mestizia coinvolgente; accade anche quando la sostituzione di chi va via è immediata e rassicurante.

Tutto questo è accaduto nella caserma dei Carabinieri di Sala Consilina (sede del comando di compagnia) aperta alla stampa locale per il saluto del cap. Davide Acquaviva che va verso nuovi lidi,  sembra al comando della Caserma di Castelgandolfo sul cui territorio c’è addirittura la sede estiva del Papa (che nella fattispecie sono due); si presenta il cap. Paolo Cristinziano, nativo di Foggia che arriva dal Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati dopo il servizio prestato a Marcianise in provincia di Caserta.

E’ stata una cerimonia molto sobria, organizzata seguendo scrupolosamente le regole anti Covid, che ha confermato quanto l’immagine interna ed esterna della Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina (di recente elevata al rango di una elevata eccellenza) che, a voler essere scrupolosi osservatori della cronaca, ha avuto un deciso scatto in avanti con un ammodernamento riformista proprio con l’arrivo, quattro anni fa, dell’allora più giovane capitano d’Italia dr. Davide Acquaviva.

E quella svolta ha portato rapidamente “il Carabiniere” tra la gente e per la gente con giovamento immediato per tutto il territorio; insomma il giovane Acquaviva con quella sua visione a 360° del territorio e della relazione Arma-Stampa-Istituzioni-Popolazione ha avviato, a mio avviso, una rivoluzione epocale ponendo il Carabiniere al fianco del singolo cittadino che da quel momento, soprattutto nel Vallo di Diano che sembrava dimenticato, si è sentito protetto ed al sicuro, quasi come se finalmente intorno a lui fosse stata virtualmente elevata una palizzata he lo poneva al riparo dai rischi generali e specifici che denotano la vita moderna.

 

 

A sinistra il nuovo cap. Cristinziano - a destra il capitano uscente Davide Acquaviva

Sempre su questo giornale ho avuto modo di scrivere, il 24 luglio 2017, una sintesi della storia, della carriera e dell’umanità del giovane capitano Acquaviva: “”Davide Acquaviva, a mio modesto avviso, è un giovane nato e allevato per fare “il Carabiniere” a tutto tondo; e per farlo nel migliore dei modi si è anche dotato di una brillante laurea in giurisprudenza conseguita a pieni voti; un fatto questo che comincia soltanto da poco tempo ad affacciarsi in un’Arma che per oltre un secolo ha galleggiato più sulle singole esperienze personali lontane, ed a volte ostili, ai centri di coordinamento interni ed interforze che da poco tempo cominciano a prendere quota nel nostro Paese. E se a tutto questo, ed alla baldanza giovanile, si associa anche un innato “quid investigativo” fuori del comune, uno spiccato e totalizzante senso del dovere ed un atteggiamento caratteriale lineare e mai sopra le righe, ecco che il gioco è fatto; ed ecco che il “sistema operativo” messo in piedi dal giovane capitano comincia a dare i suoi frutti pur dovendo contare, numericamente sugli stessi uomini di sempre e su risorse tecniche ormai in gran parte obsolete. In pratica Davide Acquaviva, in pochi mesi, sia da tenente incaricato che da capitano sta sovvertendo tutti i canoni di un “sistema operativo” che in passato non ha funzionato. Anzi avendo gli stessi uomini e le stesse risorse tecniche dei suoi predecessori è riuscito anche ad ampliare il campo d’azione dell’Arma attraverso la professionalizzazione di tutti i suoi componenti fino al punto di allargare le indagini, ad esempio, sul settore della “prevenzione e igiene sui luoghi di lavoro” che per decenni è stata praticamente sconosciuta all’Arma se non su specifica richiesta dell’Autorità Giudiziaria. E questo non può che essere ascritto all’intraprendenza ed alla professionalità del giovane capitano””.

Ho appena conosciuto, e solo per qualche minuto il nuovo capitano “Paolo Cristinziano” che mi è apparso subito come un ufficiale deciso, preparato, operativo (non a caso viene dal comando del nucleo radiomobile di Frascati sotto la cui gestione ricade anche la loc. Tor Bella Monica, pericolosa periferia romana) e, soprattutto, molto disponibile e aperto per un rapporto organico e ostruttivo con tutto il territorio ricadente sotto la sua competenza militare.

Il cap. Cristinziano, quindi, ha iniziato nella maniera migliore il suo mandato di comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina che sotto la sua giurisdizione conta ben 12 Stazioni Locali: “Dobbiamo rivolgere tutti i nostri sforzi verso il grado di sicurezza percepita dai cittadini -ha detto-  Anche il singolo furto deve essere un obbiettivo da raggiungere. È importante, inoltre, avere una forte comunicazione con la popolazione, ascoltare quali sono i reali problemi. Una comunicazione che non potrà fare a meno di un ottimo rapporto interfacciato con tutte le testate giornalistiche locali e dei loro giornalisti; ai quali fin da ora lascio la libertà di contattarmi telefonicamente in ogni momento del giornata. Gli stessi cittadini, devono segnalare tutto quello che loro ritengono possa essere un problema”.

Il cap. Cristinziano con il giornalista Pietro Cusati

E i giornalisti non si sono lasciati sfuggire la buona occasione di ringraziare i due capitani e di rivolgere loro alcune interessanti domande; in rappresentanza dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano (presieduta dal collega Rocco Colombo) ha preso, infine, la parola il noto giornalista decano valdianese dr. Pietro Cusati che dopo aver ringraziato il cap. Acquaviva per l’azione incessante e meritoria messa in campo contro la diffusione dello spaccio della droga e l’incalzante usura, con uno sguardo più che corposo anche verso la sicurezza nei cantieri di lavoro, ha salutato l’arrivo del nuovo cap. Cristinziano augurandogli un buon lavoro e, soprattutto, un lavoro nella continuità della strada tracciata dal suo predecessore.

 

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