Dr. Pietro Cusati
Il quarto referendum confermativo della storia della Repubblica Italiana che doveva svolgersi il 29 marzo 2020 e fu rinviato per l’emergenza COVID-19 , si svolgerà Domenica 20 settembre 2020 e Lunedì 21 settembre 2020,una consultazione senza quorum. Il termine quorum sta a significare il numero legale, la maggioranza, istituti ancora oggi fondamentali negli organi e nelle decisioni collegiali.Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto da quanto avviene nel referendum abrogativo. Attraverso il referendum abrogativo si decide se abrogare o meno una legge mentre con il referendum confermativo il popolo decide se confermare o meno una legge di riforma costituzionale già approvata dal Parlamento, ma senza la maggioranza qualificata dei due terzi.Con decreto del Presidente della Repubblica del 17 luglio 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.180 ,del 18/07/2020, sono stati indetti i Comizi Elettorali nei giorni 20 e 21 settembre 2020, per lo svolgimento del Referendum popolare confermativo della Legge Costituzionale, recante: “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.Gli elettori che si trovano temporaneamente all’estero per lavoro, studio, cure mediche e i loro familiari conviventi, possono optare per esercitare il diritto di voto per corrispondenza. A tal fine è necessario inviare l’apposito modello all’ufficio elettorale, entro e non oltre il 19 agosto 2020 .Gli elettori iscritti all’AIRE possono esercitare il diritto di opzione per votare in Italia entro e non oltre il 28 luglio 2020 inviando comunicazione all’autorità consolare competente per territorio. Domenica 20 settembre 2020 ,dalle ore 7,00 alle ore 23,00 e lunedì 21 settembre 2020 dalle ore 7,00 alle ore 15,00, i cittadini italiani vengono chiamati a votare per il referendum costituzionale, il quesito è il seguente : “Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana – n. 240 del 12 ottobre 2019?”.La riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari riduce i Deputati da 630 a 400 e i Senatori da 315 a 200.L’istituto dei Senatori a vita è conservato fissandone a cinque il numero massimo .dotti anche gli eletti all’estero: i Deputati scendono da 12 a 8, i Senatori da 6 a 4.In base a quanto prevede l’articolo 138 della nostra Costituzione, per il risultato non conta il quorum dei votanti che invece determina la validità dei referendum abrogativi. Il referendum confermativo per le leggi costituzionali serve a sottoporre agli elettori la riforma votata dal Parlamento, ma può essere richiesto solo se i sì della Camera e del Senato non superano i due terzi dei componenti dell’assemblea. Tre sono i modi previsti dalla Costituzione per far partire la macchina referendaria: a chiedere il referendum possono essere 5mila elettori, 5 Consigli regionali o un quinto dei membri di una delle Camere (126 Deputati o 64 Senatori). Nel caso della legge sul taglio dei parlamentari, le firme sono arrivate da 71 senatori. A differenza dei referendum abrogativi, per la validità del referendum costituzionale non è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto: la riforma costituzionale sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendentemente da quante persone si recano ai seggi.