Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
ROMA, 25 giugno 2020 Dal prossimo anno scolastico, il 2020/2021, l’ insegnamento dell’educazione civica sarà obbligatorio in tutti i gradi dell’istruzione, a partire dalle scuole dell’infanzia. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato a tutte le scuole Italiane le Linee guida, un documento attraverso il quale i Dirigenti scolastici e gli insegnanti potranno dare seguito alle regole che entreranno in vigore a settembre 2020 . Secondo quanto previsto dalla legge 20 agosto 2019, n. 92, pubblicata nella gazzetta ufficiale del 21 agosto 2019,l’insegnamento di Educazione civica avrà un proprio voto, con almeno 33 ore all’anno dedicate allo studio della Costituzione, allo sviluppo sostenibile, alla cittadinanza digitale. Verrà approfondito lo studio della nostra Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. L’obiettivo sarà quello di fornire agli studenti gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità. Molto importante la formazione su l’educazione ambientale, la conoscenza e la tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Rientreranno in questo ambito anche l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni,i principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento. Saranno dati gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali. In un’ottica di sviluppo del pensiero critico, sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrasto del linguaggio dell’odio. Nella scuola dell’infanzia, si dovrà prevedere, attraverso il gioco e le attività educative e didattiche, la sensibilizzazione a concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere. L’obiettivo è fare in modo che gli alunni possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete. L’educazione civica consiste nell’educazione dei cittadini,fu Aldo Moro il primo a introdurre nel 1958 con il D.P.R. n. 585 del 13 giugno 1958, l’insegnamento dell’educazione civica nelle Scuole medie e superiori. Con la reintroduzione dell’educazione civica gli alunni conosceranno la Costituzione ,i principi della Legalità , il rispetto delle regole,il corretto uso degli strumenti informatici , il divieto di uso dei telefonini durante le lezioni. Sono previste anche specifiche attività legate al diritto all’informazione, alla lettura e alla comprensione del messaggio giornalistico, al corretto uso dell’informazione anche promuovendo la costituzione di testate giornalistiche studentesche.L’articolo 3 della legge n.92 del 2019 elenca le tematiche che dovranno far parte dell’educazione civica: Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale. Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. Educazione alla cittadinanza digitale. Elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro. Educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari. Educazione alla legalità e al contrasto delle mafie. Educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni. Formazione di base in materia di protezione civile. Nelle scuole del primo ciclo l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è affidato, in contitolarità, a docenti sulla base del curricolo di istituto. Nelle scuole del secondo ciclo la materia è affidata “ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia”.Per ciascuna classe è individuato, tra i docenti a cui è affidato l’insegnamento dell’educazione civica, un docente con compiti di coordinamento, incarico che prevede anche la responsabilità di proporre il voto in sede di consiglio di classe. La Legge n.92, del 20 agosto 2019, pone a fondamento dell’educazione civica la conoscenza della Costituzione Italiana, la riconosce non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come criterio per identificare diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Nell’articolo 7 della Legge n.92, del 20 agosto 2019, è affermata la necessità che le istituzioni scolastiche rafforzino la collaborazione con le famiglie al fine di promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole, non solo dei diritti, dei doveri e delle regole di convivenza, ma anche delle sfide del presente e dell’immediato futuro, anche integrando il Patto educativo di corresponsabilità ed estendendolo alla scuola primaria. La norma richiama il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e neppure esclusivamente disciplinari. Le Istituzioni scolastiche sono chiamate, pertanto, ad aggiornare i curricoli di istituto e l’attività di programmazione didattica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, al fine di sviluppare “la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società” , nonché ad individuare nella conoscenza e nell’attuazione consapevole dei regolamenti di Istituto, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, nel Patto educativo di corresponsabilità, esteso ai percorsi di scuola primaria, un terreno di esercizio concreto per sviluppare “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità”. Collegati alla Costituzione sono i temi relativi alla conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Anche i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza ,il codice della strada, i regolamenti scolastici, rientrano in questo nucleo concettuale, così come la conoscenza dell’Inno e della Bandiera nazionale.