Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Milano,16 maggio 2020. E’ morto ieri a 75 anni il Prof. Giulio Giorello, filosofo,matematico ed epistemologo,era nato nel capoluogo lombardo il 14 maggio del 1945. Insigne studioso di filosofia della scienza, tra i maggiori epistemologi degli ultimi decenni. Era stato allievo e successore di Ludovico Geymonat nella cattedra di Filosofia della Scienza all’Università Statale Milanese. Con il suo maestro aveva firmato il volume “Le ragioni della scienza.” ‘Vivo accanto alla filosofia e alla matematica,e non mi sono mai sentito solo.’’ Si era dedicato con particolare attenzione all’indagine delle relazioni tra scienza, etica e politica, offrendo un contributo determinante alla diffusione della filosofia analitica in Italia. Aveva ricoperto la carica di Presidente della Società Italiana di logica e filosofia della scienza , appassionato di fumetti,collaboratore come elzevirista alle pagine culturali del quotidiano Milanese Corriere della Sera, si era laureato in Filosofia nel 1968 e successivamente in Matematica, nel 1978. Raccoglieva il testimone della Scuola di Milano e del maestro Ludovico Geymonat e faceva del superamento della barriera tra discipline umanistiche e scientifiche il tratto saliente della sua personalità accademica. Interessato alle neuroscienze, alla psicologia evolutiva, alla bioetica ma anche alla mitologia e all’antropologia, era però capace di mescolare all’interesse rigoroso per le discipline “alte” la curiosità per la cultura popolare, dalla musica ai fumetti, in particolare il mondo Disney a cui aveva dedicato qualche anno fa il suo Filosofia di Topolino . Giorello ha scritto, tra gli altri, Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo , Libertà. Un manifesto per credenti e non credenti ,con Dario Antiseri, e Di nessuna chiesa. La libertà del laico. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo ricorda come:’’ Filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il “metodo” della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. L’Italia perde un grande pensatore, mai banale. Ci restano le sue dense pagine’’. Giorello fin da giovane al liceo era entrato in conflitto con don Luigi Giussani, suo insegnante di religione. La sua laicità non gli ha tuttavia impedito di dialogare con il cardinale Carlo Maria Martini, con l’ex Arcivescovo di Milano ha firmato il libro a quattro mani “Ricerca e carità.” “Milano ha perso Giulio Giorello, intellettuale di spicco, difensore della libertà e filosofo della scienza. La sua lucida capacità di analizzare la complessità rimarrà sempre con noi”, il ricordo del Sindaco di Milano, Beppe Sala.”Ci mancheranno l’intelligenza e la passione con cui Giulio Giorello ha condiviso con noi l’avventura di ‘Scienza e idee’, la collana che dirigeva dal 1994, punto di riferimento per la cultura scientifica italiana”. Così ricorda il filosofo scomparso la casa editrice Raffaello Cortina di cui era consulente e autore. Gioiello aveva aderito all’appello degli intellettuali contro il coronavirus al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con primi firmatari Vittorio Sgarbi, Bernard-Henri Levy,di non abbassare la guardia sui diritti inviolabili garantiti dalla Costituzione per la preoccupazione per le libertà sospese in Italia.’’ La libertà personale può esser limitata solo dal Giudice, salvo casi eccezionali, ma per un tempo determinato’’. Neppure la più terribile delle dittature ha interdetto la libertà di uscire da casa. “Che la pandemia non diventi un pretesto per l’autoritarismo”. Danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili. Purtroppo oggi il modello Cinese più che un riferimento sanitario sembra essere diventato una scelta politica. Ma noi siamo uomini liberi, italiani, occidentali. E rivendichiamo le nostre libertà ed i nostri diritti’’. La libertà, in democrazia, è il bene più prezioso. Sospesa, ristretta, confinata, autocertificata, non è più libertà’’.