Da uff.stampa Provincia
SALERNO – «Per la Provincia la metropolitana è un’opera strategica. Come si evince dalla parola, però, questo significa che essa deve servire una metropoli e, certamente, la città di Salerno, non lo è». Così il presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Sant’Agostino, con l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella e gli assessori provinciali Romano Ciccone e Marcello Feola.
«Quello della metropolitana della città di Salerno – ha spiegato il presidente Cirielli – è un bluff mediatico. Il vero problema è quello di garantire all’intera provincia salernitana un servizio di trasporto efficiente e dignitoso, evitando polemiche inutili, visto che la Provincia ha la competenza, su delega della Regione Campania, sui trasporti locali, è socia del CSTP, oltre ad avere competenze urbanistiche che le conferiscono di stabilire lo sviluppo delle infrastrutture del territorio, come abbiamo previsto nel PTCP».
«La metropolitana provinciale- aggiunge- che ha un tratto importante nella città capoluogo, è fondamentale per il territorio data la presenza di zone altamente congestionate dal traffico. Dunque, c’è la necessità di avere un sistema metropolitano provinciale».
«La Regione- evidenzia- negli ultimi due anni ha fatto il suo dovere, dunque, non capisco perché si rimproveri il presidente Caldoro, quando per vent’anni sia la Provincia che la Regione, governate dal centrosinistra, non sono state capaci di utilizzare i finanziamenti ottenuti. Siamo intenzionati a collaborare con tutti gli Enti, compreso il Comune di Salerno, rivendicando l’importanza della metropolitana nella nostra provincia». «Non bisogna imbrogliare i cittadini- ha affermato Vetrella- dobbiamo, invece, parlare con documenti alla mano ed il Ministero dovrà chiarire, per iscritto, se questa è una metropolitana o una linea ferroviaria. La Regione non è contro l’opera, ma tecnicamente non reputa che si possa parlare di metropolitana visto che, ad oggi, tra l’altro,c’è la possibilità di un cadenzamento dei treni ogni 60 minuti nella tratta compresa tra la stazione centrale e lo Stadio Arechi. Non a caso, la legge 211 del ’92 fa riferimento alla linea di trasporto rapido di massa a giuda vincolata in sede propria. Non si ravvisano, dunque, elementi per inserire il progetto nel contratto di programma; si tratta di un problema di responsabilità ed il Ministero dovrà dirci se l’opera, progettata dal Comune di Salerno, è stata realizzata in base alla legge. La Regione, comunque, ha già chiesto 76 milioni di euro per il completamento della parte già esistente, per passare ad un cadenzamento dei treni ogni 35 minuti, fermo restando che occorrono altri 5 o 6 milioni di euro per passare a 20 minuti».
direttore: Aldo Bianchini