Seduta del 28- 5-2020
Il COA di Salerno,
preso atto che i dati sanitari nazionali e regionali relativi alla pandemia da Covid 19 risultano in progressivo e significativo calo, tanto che per innumerevoli attività produttive, commerciali e professionali è stata prevista la riapertura o comunque la prossima ed imminente programmazione di essa secondo nuove regole, tranne che per il settore Giustizia;
considerato che tale situazione di irrazionale stallo delle attività giudiziarie non è più attuale ed in ogni caso provoca una grave, quanto ingiustificata lesione dei diritti individuali e collettivi;
valutato che, di conseguenza, la professione forense ne risulta svilita ed intollerabilmente mortificata, anche per i conseguenti e connessi aspetti economici che vedono in particolare la giovane avvocatura soffrire una crisi senza precedenti;
constatato che anche la gestione di tali delicate problematiche ha messo in evidenza l’assoluta inadeguatezza del ministro della Giustizia ed in particolare l’incapacità politica ed organizzativa, avendo, tra l’altro, perso l’occasione di modernizzare finalmente l’amministrazione della giurisdizione;
ancora preso atto che in particolare presso il circondario di Salerno, le pur complesse ed elaborate linee guida, frutto del pregevole lavoro svolto dalla magistratura locale ed in rappresentanza dal sig. Presidente del Tribunale e dalla sig.ra Presidente della Corte di Appello, i quali tutti hanno inteso- con grande apprezzamento del Foro- instaurare un proficuo e costante dialogo volto a portare a ragione ed a logica organizzazione le talvolta imperscrutabili se non inattuabili direttive provenienti dal governo centrale, hanno comunque consentito la possibilità di ripresa delle attività legali;
che tanto però non è più sufficiente e quindi si rende necessario assicurare la più agile e fruibile funzione difensiva, impedita ed ostacolata da indicazioni nazionali ed ormai risalenti nel tempo rispetto all’evoluzione della diffusione del virus e che pertanto imbrigliano ogni pur lodevole sforzo degli uffici giudiziari locali;
che il carico degli affari legali e la conseguente affluenza degli avvocati presso il tribunale è aumentato a seguire dalla data del 12 maggio, allorchè i termini processuali hanno nuovamente ripreso il loro decorso;
che, il COA è venuto a conoscenza delle notizie diffuse dalla stampa circa le prassi illecite e informate a criteri di oggettiva violazione della Carta costituzionale mediante i quali si è proceduto alla nomina dei vertici degli Uffici giudiziari da parte degli Organi di Governo della Magistratura;
valutato che tali notizie instillano nei cittadini comprensibili sentimenti di sfiducia nel funzionamento della Giustizia;
considerato che l’Avvocatura non può tacere di fronte alla sistematicità delle dette prassi e non lo deve fare in quanto intermedio corpo sociale ed istituzionale a tutela delle libertà dei cittadini stessi, nonché del franco, leale e trasparente rapporto professionale che deve intercorrere tra il Foro e la magistratura, confidando che il destino dei propri assistiti non subisca condizionamenti di sorta;
che il COA di Salerno denuncia quanto con enorme sconcerto si è appreso anche nell’interesse di tutti quei magistrati che con sobrietà, onestà e laboriosità quotidianamente assicurano con il loro operato il rispetto della sola obbedienza alla legge;
DELIBERA
a) di esprimere severa censura nei confronti dell’operato del ministro Alfonso Bonafede;
b) di chiedere al Governo l’immediata e non più procrastinabile revoca della data fissata al 31 luglio 2020 quale termine per la ripresa delle attività giudiziarie in regime ordinario;
INVITA
Il Consiglio Nazionale Forense ad assumere ogni iniziativa utile di sollecitazione nei confronti del Presidente della Repubblica, nella sua qualità di garante della Costituzione e Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, all’immediata adozione degli atti indispensabili al fine di assicurare il superamento delle illecite prassi di nomina dei capi degli uffici giudiziari e restituire così la più serena fiducia al Paese nel suo sistema giudiziario.
Il Segretario Il presidente
Avv. Valerio Iorio Avv. Silverio Sica