Inserire tutti i comuni zona rossa nel riparto dei fondi stanziati dal governo col decreto Rilancio
Puntare oggi più che mai sulla Strategia Aree Interne rafforzandone la dotazione finanziaria
Il Governo sostenga le PMI del Vallo, in particolare nei settori strategici turistico-ricettivo,
artigianato ed agricoltura
Il susseguirsi di notizie sull’esclusione e la re-inclusione nella lista dei beneficiari fondi “zone rosse” dei comuni del Vallo di Diano maggiormente colpiti da Covid19 rischia di danneggiare ulteriormente l’economia locale già duramente provata dalla Pandemia.
Allo scopo di evidenziare tutte le problematiche emerse in questi tre mesi di lockdown, la Conferenza dei Sindaci presso la Comunità montana Vallo di Diano si è riunita venerdì 23 maggio scorso. I primi cittadini hanno opportunamente chiesto “Misure Urgenti per il sostegno del tessuto produttivo del Vallo di Diano” ed hanno elaborato una “proposta della Cm Valdiano, Ente Capofila per la Strategia Nazionale Aree Interne VALLO di DIANO”.
In rappresentanza dei Sindaci , Raffaele ACCETTA, presidente della Cm Vallo di Diano, ha affermato che “Pur fiduciosi in una favorevole risoluzione per il Vallo di Diano, in qualità di Sindaci e Amministratori di questo territorio riteniamo doveroso ampliare la questione e proporre al di là delle misure previste dal Mise una serie di iniziative che possono essere subito adottate”. Ciò a motivo del fatto che “L’emergenza dettata dall’epidemia da Sars-Covid 2019 ha estremizzato ed evidenziato vecchie criticità e bisogni necessari soprattutto nelle aree interne”.
La pandemia può però segnare un punto di svolta. “Attraverso la Strategia nazionale delle aree interne sono stati programmati interventi per il potenziamento di settori specifici: sanità, mobilità, istruzione, oltre che il tema trasversale del turismo. La nostra proposta verte sulla necessità di incrementare da subito i finanziamenti su settori ritenuti oggi più che mai strategici”.
La prima richiesta urgente ed inderogabile riguarda la sopravvivenza del comparto produttivo del territorio. Le piccole e medie imprese sono in ginocchio, quelle del comparto turistico-ricettivo, dell’artigianato, dell’agricoltura. Piccole aziende, spesso a condizione familiare che non hanno più la certezza di poter continuare. “A questo proposito si richiede che due interventi, già previsti dalla Strategia Area interna, siano immediatamente avviati sotto forma di Aiuti alle Imprese. In particolare l’intervento a Regia Regionale denominato REG CAMP 2.3 Club di Prodotto e l’intervento REG. CAMP 4.2 Imprese Culturali e creative”. Questi ultimi prevedono il sostegno alle aziende operanti nel comparto turistico ricettivo, di produzione e all’artigianato.
Per il tema della sanità la Strategia per la Aree interne nel Vallo di Diano ha avviato l’iter per l’organizzazione dell’Ospedale di Comunità localizzato proprio a Sant’Arsenio. L’intervento previsto ed oggi in fase di attuazione, a titolarità dell’ASL di Salerno, prevede una prima fase di adeguamento strutturale ed impiantistico degli edifici ed una successiva organizzazione dei servizi quali: l’ospedale di comunità dotato di posti letto con assistenza medico sanitaria assicurata dai medici di base. “Chiediamo che tale linea di finanziamento venga ulteriormente alimentata e consolidata proprio per garantire efficienza di intervento nella FASE II di emergenza da Covid”.
Altri punti nodali sono della strategia che si sarebbero rivelati particolarmente utili se fossero stati già a regime durante il lockdown sono il “Taxi Sociale” che prevede la sperimentazione di un servizio di trasporto a chiamata per l’utenza debole., l’annosa questione del digital divide, che comporta il miglioramento delle linee telefoniche per connessioni in fibra ottica su tutto il territorio valdianese.
Poi, duramente sollecitata pandemia, la funzione associata di Protezione Civile dovrà essere potenziata sia perché ha dimostrato di essere punto di riferimento nella gestione dell’emergenza sia perché per in futuro si rende necessaria una sua ulteriore strutturazione nonché rafforzamento in chiave di emergenza epidemiologica.
Infine, discorso a parte merita il turismo per il quale, inaspettatamente proprio il cambiamento degli stili di vita che il COVID 19 ha prodotto, il Vallo di Diano può ambire per la prossima stagione estiva ad essere meta sicura e sostenibile. Un turismo lento, non di massa, che tiene in conto gli spazi aperti, le escursioni nella natura per piccoli gruppi, il vivere in borghi e in piccole comunità. A questo dobbiamo pensare da subito insieme agli imprenditori del Vallo e alle istituzioni per poter formulare insieme una proposta turistica che sia subito spendibile.
da Gianfranco Stabile