Dr. Pietro Cusati
Dopo la Grecia l’Italia ha la peggiore e cattiva burocrazia d’Europa e questo la dice lunga sullo stato di difficoltà in cui versa la Pubblica amministrazione. Il livello medio complessivo è preoccupante. La mancanza di trasparenza, l’incertezza giuridica e gli adempimenti troppo onerosi hanno generato una profonda incrinatura, soprattutto nei rapporti tra le imprese e la pubblica amministrazione e che ha provocato l’allontanamento di molti operatori italiani e stranieri che non vogliono più investire in Italia anche per l’eccessiva burocrazia e la lentezza della giustizia civile. Far prevalere la forma sulla sostanza?Chiedere un parere in più e non uno in meno? Roba da vigna di Renzo di manzoniana memoria. Infatti la produttività media del lavoro delle imprese italiane è più elevata nelle zone con una più efficiente amministrazione pubblica. In un’intervista al quotidiano economico-finanziario MF, Milano Finanza, il Premier Giuseppe Conte ha dichiarato che “una drastica riduzione della burocrazia sarà la madre di tutte le riforme. Per superare la crisi dettata dal nuovo coronavirus alle azioni di politica comune sul fronte europeo affiancheremo a livello nazionale un progetto riformatore che prevede una drastica semplificazione della macchina amministrativa e burocratica e una forte scossa per accelerare la realizzazione del piano infrastrutturale. Sarà la madre di tutte le riforme, con cui getteremo le basi per dare all’Italia lo shock economico di cui ha estremamente bisogno.” Presidente Prof. Avv. Giuseppe Conte, magari senza successive rettifiche di errori materiali dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale? Sindaci ,tecnici, imprenditori ,cittadini e professionisti uniti contro l’eccesso di lentezza della macchina istituzionale, che continua a dare poche risposte concrete, nonostante l’impegno e gli sforzi di tutti gli attori in gioco. E’ in ballo l’economia di molte realtà territoriali e il sereno futuro delle aziende ,dei cittadini e delle famiglie messe in ginocchio dalla paura e dai danni provocati dal coronavirus . Il Governo,le Regioni ,le Province e tutte le istituzioni competenti devono lavorare per la sburocratizzazione della macchina amministrativa, la soluzione più veloce per dare sostegno economico e infrastrutturale al commercio,all’industria e all’agricoltura. I tempi e i costi della cattiva burocrazia sono un grosso problema ,sono diventati una patologia che caratterizza negativamente in particolar modo le imprese italiane, essendo prevalentemente di piccolissima dimensione, hanno bisogno di un servizio pubblico efficiente ed economicamente vantaggioso, in cui le decisioni vengano prese senza ritardi e il destinatario sia in grado di valutare con certezza la durata delle procedure. Leggi, leggine ,decreti-legge ,DPCM ,circolari,regolamenti,pastoie e arzigogoli burocratici che al confronto i bizantini erano poco più che dilettanti.L’eccesso di burocrazia,connotata di negatività, rallenta l’azione amministrativa e lo sviluppo socio-economico del paese. Infatti la Pubblica amministrazione esercita un potere pubblico per la cura e tutela degli interessi della collettività in ogni settore della vita,infatti, sono anche soggetti economici erogatori di risorse finanziarie e quindi di sostegno all’economia. In breve occorre partire dalla cosiddetta semplificazione della disciplina normativa legislativa e amministrativa e sul piano della semplificazione organizzativa e poi quella procedimentale. Le leggi sono troppe , poco chiare e comprensibili. C’è bisogno di misure straordinarie finanziarie, fiscali ed economiche e misure “sburocratizzanti”, per liberare energie imprenditoriali, supportare investimenti nuovi, sostenere i consumi.