Dr. PIETRO CUSATI
Napoli,24 aprile 2020 – Aveva compiuto gli anni il giorno di Pasqua, la Campania e l’Italia piangono il grande filosofo Aldo Masullo. Filosofo e politico era nato ad Avellino il 12 aprile del 1923 è una delle menti più brillanti della filosofia contemporanea, continuava a tenere contatti con i suoi allievi, con il mondo scientifico, accademico e filosofico, con le istituzioni. Docente sia dell’Università Federico II di Napoli che in Germania. Laureato in Filosofia e in Giurisprudenza, è stato dal 1955 libero docente e dal 1967 professore ordinario di filosofia teoretica. Successivamente, ha insegnato filosofia morale presso l’Università di Napoli.Ha trascorso vari periodi di ricerca e di insegnamento in Germania.Dal 1984 al 1990 è stato direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Napoli. È stato socio dell’Accademia Pontaniana, della Società Nazionale di Scienze Lettere ed Arti di Napoli e dell’Accademia Pugliese delle Scienze.È stato insignito della medaglia d’oro del Ministero per la Pubblica Istruzione.Professore emerito di Filosofia Morale all’Università Federico II di Napoli, la città che l’aveva adottato, Masullo, infatti, era nato ul 12 aprile del 1923 ad Avellino. Una carriera accademica brillante, una mente eccezionale, rimasta lucida, attenta e analitica nonostante gli anni , la filosofia era il suo carburante. Ha avuto anche una carriera politica candidato indipendente nelle liste del PCI, dal 1972 al 1976 è stato deputato al Parlamento e senatore della Repubblica dal 1976 al 1979. Era stato direttore del Dipartimento di Filosofia dell’ Università di Napoli dal 1984 al 1990. L’anno scorso aveva festeggiato il suo novantaseiesimo compleanno con il conferimento della cittadinanza onoraria di Napoli. Era stato inoltre insignito della medaglia d’oro del Ministero per la Pubblica Istruzione. Nonostante la sua brillante attività di studioso, aveva comunque partecipato negli anni al dibattito politico, esaminando ogni evento con una razionalità unica.Aldo Masullo ha trascorso i primi anni della sua vita a Torino, per trasferirsi successivamente a Nola, dove ha frequentato il liceo classico Carducci. Presso l’Università Federico II ha conseguito due lauree: la prima in Filosofia, nel 1944, e la seconda in giurisprudenza, nel 1947. Fino al 1951 ha esercitato la professione di avvocato penalista. Durante i suoi mandati parlamentari si è sempre occupato del sistema scolastico, portando in Parlamento molte delle richieste degli studenti, dai quali fu molto amato proprio per il suo carattere progressista. È stato consigliere del Comune di Napoli e nel 2018 ha ricevuto, dalle mani del sindaco Luigi de Magistris, la cittadinanza onoraria della città che aveva adottato e dalla quale era stato adottato. Queste furono le sue parole ricevendo l’onorificenza: “Nel mio sogno, sia pure saltellando e sbeffeggiando come Pulcinella, Napoli riuscirà a costruire il rispetto di se stessa”.Aldo Masullo ha amato Napoli, e da buon napoletano l’ha rimproverata con severità ma con quella dolcezza tipica di un suo vero figlio: “È una città che, proprio per la sua vivacità e genialità, si rappresenta ma spesso non si presenta, si esibisce con maschere che talvolta riescono ad ingannare e talvolta fanno solo ridere di compiacenza e commemorazione. Dovremmo presentarci, non rappresentarci”. Ed inoltre: “Napoli non dev’essere più parassita di se stessa, vivendo sulle memorie della storia, su bellezze del passato, di cui non abbiamo meriti”.Questo il ricordo del Sindaco di NapoliLuigi De Magistris nell’apprendere la notizia della scomparsa: “Ha lasciato la vita terrena il maestro Aldo Masullo, al quale recentemente abbiamo anche conferito la cittadinanza onoraria di Napoli. Uno dei più grandi filosofi del secondo novecento, di altissimo profilo etico, di profondo rigore intellettuale, ricordiamo le sue lucide analisi politiche sino ai giorni scorsi. Un faro per tanti, un solidissimo punto di riferimento della cultura partenopea. Ai familiari ed ai suoi cari il cordoglio mio personale, dell’amministrazione e della città di Napoli”.