A proposito della conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte: CHI HA MENTITO SAPENDO DI MENTIRE?

 

di Giovanni Alberto

La quarantena, o meglio la cinquantena e tra poco la sessantena che sto vivendo per volere del Governo Italiano, debbo dire che, se da un lato mi infastidisce e non poco, dall’altro, mi da lo spunto per documentarmi su alcuni argomenti riferiti alla politica attuale. Non sono un  politologo nè tantomeno sono ben addentrato nei meandri oscuri della stessa. La seguo perchè ritengo di partecipare, anche se solo in modo conoscitivo, alle vicissitudini politiche della mia Nazione, pertanto, su quanto detto in conferenza stampa tenuta dal Premier Conte, forse è meglio fare un pò di chiarezza, anche per fugare qualche dubbio che si è inculcato in alcuni cittadini. Questo mio scritto, nasce a seguito della conferenza stampa del Presidente del Consiglio mandato in onda in diretta, dalla TV di Stato (a cui si corrisponde il canone), sottoforma di conferenza stampa che doveva trattare argomenti istituzionali e non politici e che invece si è rivelata un atto di accusa nei confronti delle opposizioni, in particolare della Lega (Salvini) e Fratelli d’Italia (Meloni). Chi mente ? A mio modo di vedere, hanno mentito tutti! Da un lato il Presidente del Consiglio il quale, prima di fare l’accusa che ha fatto, doveva documentarsi. Se l’ha fatto ed ha pronunciato lo stesso l’accusa, quindi, sapeva di mentire? Dall’altro lato sia Salvini che la Meloni, hanno mentito sull’origine del Mes? Infatti era il centrodestra al Governo e la Meloni era Ministro, mentre Salvini era dirigente del partito di maggioranza, vale a dire, la Lega, quando vennero poste le basi per la nascita del Mes. Il Presidente Conte, con la sua “favella” da avvocato del popolo, incanta tutti o meglio, crede di incantare tutti, ma non è così. Su quanto detto in conferenza stampa, forse è meglio fare un pò di chiarezza, anche per fugare qualche dubbio sorto in alcuni cittadini, sia di maggioranza che di opposizione che sui social si sbizzarriscono a formulare ipotesi, non certezze.-Il Mes ha la sua origine politica l’11 luglio del 2011, allorquando il Paese era governato dal Centrodestra, con Berlusconi  Presidente del Consiglio e la Meloni Ministro. L’atto formale nacque a seguito della riunione dei Ministri finanziari dell’UE ed in tale circostanza l’Italia  era rappresentata da Tremonti. In data 27 luglio del 2011 quell’impostazione venne confermata dal Consiglio Europeo dei Capi di Stato e di Governo, con l’Italia rappresentata da Berlusconi. All’epoca non si riscontrarono rimostranze nè da parte di Salvini che della Meloni. C’è da dire, anche,  che il Mes ha un  antecedente che sarebbe il Fesf, un Fondo europeo di stabilità finanziaria e l’accordo dei governi europei avvenne il 10 maggio del 2010, però l’avvio formale avvenne un mese prima. Anche in questo caso governava Berlusconi, con la Meloni Ministro mentre Salvini era sempre dirigente del partito di maggioranza della Lega. Anche in quel caso, da parte di nessuno di loro si ebbero interventi di oposizione.-

La decisione di Berlusconi di dare il via libera all’accordo europeo sulla costituzione del Fesf nel 2010 e del Mes nel 2011 come pure la decisione di Monti di firmare il trattato del Mes nel 2012, (non votato dalla Lega e da Fratelli d’Italia) furono scelte che andavano fatte alla luce della storia finanziaria di allora. Infatti, tra il 2010 ed il 2012, il Fesf ed il Mes concessero 98 miliardi di prestiti al Portogallo, oltre 200 miliardi alla Grecia, 76 miliardi all’Irlanda e 41 miliardi alla Spagna. Se non ci fossero stati quegli aiuti economici, quei Paesi non c’è l’avrebbero fatta e sarebbero implosi in default che avrebbero potuto coinvolgere anche l’Italia. In quel periodo l’Italia sia con Berlusconi che con Monti, dimostrò di offrire solidarietà verso i Paesi beneficiari dei finanziamenti, solidarietà che oggi chiede agli altri Paesi europei e che non c’è, Però questa è storia di 10 anni fa.

L’Italia, secondo me, non si aspettava che l’Olanda e, soprattutto  la Germania, si comportassero in questo modo. Mi direte che ognuno guarda ai propri interessi nazionali ed è vero,  ma qui non si tratta solo dell’Italia, si tratta del globo intero. Ci troviamo in un momento particolare sia dal punto di vista sanitario che economico, perciò, la solidarietà in questi frangenti si dimostra.-

C’è da dire che il nostro Ministro degli Esteri si è “arrabbiato” per i “toni ineffabili” nei confronti dell’Italia, scritte da Christoph Schiltz, giornalista della testata tedesca Die Welt, vale a dire: per sommi capi, di non dare soldi all’Italia in quanto andavano alla mafia? Chiedendo, addirittura al governo tedesco di “condannare e dissociarsi “ dal quotidiano tedesco, cosa che, forse, il Ministro degli Esteri non sa che un governo non è responsabile delle opinioni di un giornalista. Esimio Ministro, forse le sfugge che si è rivolto alla Germania, non all’Italia? dove può succedere di tutto e di più con la stampa e le televisioni, prima di tutto quella di Stato.-

Inerente al fatto, come diceva un  famoso giornalista, sorge spontanea una domanda: Sig. Ministro, “Come mai non si è “arrabbiato” quando nel 2014, in una sua apparizione al Parlamento Europeo ((video su you tube), il Sig. Beppe GRILLO, fondatore del suo movimento disse: “NON DATE SOLDI ALL’ITALIA PERCHE’ VANNO A MAFIA,  ‘NDRANGHETA E CAMORRA?” Eh!!! Esimio Ministro, ora capisco le tante cose che non vanno nei rapporti con l’Estero?- Infine, da elettore, vorrei fare un appello (anche se so che se ne fregano) al capo della Lega, Sig. Salvini ed al Presidente di Fratelli d’Italia, Sig.ra Meloni. Smettela di perseverare nella vostra azione nei confronti del Governo. Tutti possono sbagliare. Nessuno di voi politici siete perfetti. Ci troviamo in una situazione drammatica sia dal punto di vista sanitario che economico. Non vi sembra che proprio in questi frangenti bisogna essere uniti? Quando in televisione parlate di unità, a chi vi riferite al popolo o a voi? SIETE VOI POLITICI CHE DOVETE ESSERE UNITI, PUR MANTENENDO FEDE AI VOSTRI IDEALI, PER USCIRE FUORI DALLA CRISI, NON IL POPOLO, PERCHE’ IL POPOLO E’ UNITO. Sarebbe bello che la politica italiana di oggi si impegnasse di più senza partigianerie e polemiche inutili che, allo stato attuale, potrebbero risultare deleterie per la rinascita della Nostra Nazione, specie in questo momento particolare che il mondo sta vivendo.-GIOVANNI ALBERTO.

 

 

 

 

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