di Angelo Giubileo
(avvocato – scrittore – coordinatore liberaldemocratici italiani)
Oggi inizia quella che un po’ tutti abbiamo imparato a chiamare la fase-2 della crisi, nel senso che superata la fase dell’emergenza inizia ora la fase della ripresa delle attività. Già oggi è però possibile notare come un diverso approccio risolutivo – adottato dal governo e in particolare da ogni singola regione nella prima fase – trovi conferma anche all’inizio di questa seconda fase. A eccezione della Lombardia e del Piemonte, in cui i tassi di circolazione del virus risultano ancora evidentemente troppo alti perché si possa uscire dalla fase-1, altrove ha inizio la ripartenza ma con una modulazione diversa da regione a regione. In particolare, il Veneto conferma la strategia già adottata di prevenzione e controllo del virus mediante un approccio di tipo scientifico-tecnologico e quindi decide di riaprire attività e imprese prima che altrove. L’impressione, vedremo se confermata, è che mentre il Veneto guardi all’utilizzo vantaggioso della tecnologia, già presente e poi futura, altre realtà invece restino confinate a scelte oserei dire tipiche di un piccolo mondo antico, dal quale in parte proveniamo e al quale sembra che alcuni decisori politici vorrebbero tenerci legati ma, con termine più appropriato, piuttosto: esiliati. Ma, per fortuna e soprattutto merito, il mondo va avanti! Facciamo che stavolta, a differenza del passato e del presente, una parte dell’Italia non sia più destinata a essere ultima tra gli ultimi. Solo insieme ce la faremo!