di Antonio Romano (scrittore)
Stare a casa significa anche parlare da soli…avere come interlocutore se stessi…porsi domande finora inimmaginabili…e scoprire altrettante risposte inaspettate…roba da pazzi direste…ma no… se non tutti…tanti lo stanno facendo … e poi continuano a farlo per strada uscendo per la spesa o per andare in farmacia…litigano addirittura con loro stessi…
e perché prima non c’era mai stato un tempo come questo per ‘stare a casa ’… per meditare e cercare maggior rispetto di sé stessi in un rapporto più stretto con la propria coscienza … a non soprassedere per convenienze… per capire…per spiegarsi… cosa fosse giusto e cosa no…dove è il bene …dove il male…
io continuo ad attendere un sogno come risposta ad un sogno precedente…ad un tratto intercetto un pensiero e mi dico…ma quel sogno precedente non era forse già una risposta?… quello che viviamo in qualsiasi situazione non sono già delle risposte a cose lasciate correre con troppa superficialità …e allora… forse dovremmo avere una chiave di lettura rovesciata per poter imparare in questa ora di dura lezione…
vado alla mia finestra per cercare di leggere al contrario ciò che vedo…ora però non sto sognando…medito su ciò che vedo all’istante …sullo spiazzo antistante i garage.. sul retro di una palazzina.. un uomo sta tentando un palleggio alla Maradona e un ragazzino gli saltella intorno, poi impossessatosi della palla cerca di imitarlo, con loro una donna con la racchetta gioca con una bambina…la distanza è poca…siamo vicini…vicini di casa…ma io non ho mai saputo che lì vivesse una famiglia e che quelle persone fossero i genitori di quei meravigliosi bambini…nello stesso tempo un’altra signora proprio di sotto nella strada.. ormai priva di macchine da settimane .. gioca a pallone con un giovanotto … ad un tratto lui la chiama ‘mamma’…questi sono ancora più ’vicini’… e io non sapevo che questo ragazzo fosse il figlio di questa signora che pure conoscevo…e ancora.. sul balcone dirimpetto una persona anziana ..conoscenti di vista… mi alza la mano in segno di saluto e subito dopo anche la moglie contenta imita il marito .. non era mai successo .. mi avevano sempre guardato con circospezione…per me le meraviglie si sovrappongono le une sulle altre…dal balcone sul retro ascolto deliziato le urla di alcuni bambini che giocano festosi tra altalene e scivoli…deliziato si…come le sinfonie di Rossini nelle vie del centro nei giorni di Natale… dall’incubo di un sogno ritrovo la strada di casa…poi mi vengono spontanee alcune riflessioni sulla natura … anche per quanto ascoltato e per quanto visto… la natura tanto bella e generosa nell’offrire quanto inesorabile e crudele se minacciata…lei non conosce il dolore degli umani…lei estingue…un tempo ha estinto i dinosauri ..poi tanto altro …intanto ora sebbene temporaneamente ..ha ‘estinto’ gli aerei ..le ciminiere ..le auto… c’è un’aria nuova da respirare…specialmente in certe zone del nord’Italia… per tanta gente tolte le mascherine .. sarà come fare colazione…troppo dolore però.. davvero troppo …e questo ci rende ancora meno potenti di quanto già non lo fossimo… accontentiamoci…intanto mi godo lo spettacolo di quei bambini altrimenti ingoiati da scuole e asili a tempo pieno…e sarà ancora più bello quando mi riporteranno i mei nipotini…