Coronavirus: l’operatore ecologico ai tempi del Covid-19 … alla ricerca della spazzatura perduta !!

Aldo Bianchini

Gennaro, l'operatore ecologico di Via A. de Leo a Salerno

SALERNO – Quell’operatore ecologico che vedete nella foto mentre si muove in Via Andrea De Leo di Salerno si chiama “Gennaro” ed è uno dei pochissimi cosiddetti eroici “spazzini” a fare sempre e comunque il suo dovere per tenere in condizioni ottimali la zona a lui assegnata dal dirigente del settore “rifiuti urbani” del Comune di Salerno.

La foto è stata scattata giovedì mattina 26 marzo 2020, intorno alle ore 10.00, a dimostrazione che anche in una giornata di leggera pioggia il nostro Gennaro è lì al suo posto alla ricerca della “spazzatura perduta”; cammina velocemente trascinando il cestello di plastica in cui buttare i rifiuti raccolti. Quel cestello, si vede, è vuoto e il buon Gennaro va alla ricerca anche di un pezzetto di carta, arrivato da chissà dove, per raccoglierlo e cercare di dare un senso logico al suo lavoro ed al tempo che a ciò dedica con passione ed anche capacità professionale da molti anni.

Solitamente le strade affidate alle cure di Gennaro sono invase dalla spazzatura ordinaria (carte, cartoni, stracci, fogliame, oggetti di ogni genere, ecc.) ed ogni mattina il nostro è costretto a lottare contro le cattive abitudini di tutti-, ai tempi del coronavirus la spazzatura ordinaria, invece, va ricercata con un attento lavoro di osservazione; una lezione, questa, che ci viene dalla natura in momenti davvero drammatici come questi che tutti stiamo vivendo.

Quando finirà, tutti, dovremo cambiare i nostri comportamenti esteriori pubblici e mettere in campo atteggiamenti più sobri anche nei confronti dell’ambiente che ci circonda  e che da qualche settimana è ritornato a vivere mentre noi contiamo i morti; quella stessa natura che ha riportato i cigni nel canale dei navigli di Milano.

Il Covid-19 oltre alla paura sta diffondendo nel mondo intero una grande lezione sui modi con  i quali ognuno di noi, da oggi in avanti, dovrà rapportarsi con la natura che ci circonda, che ci protegge e che, a volte, ci stringe all’angolo.

 

Gennaro è un netturbino storico per il quartiere Torrione di Salerno e, tra l’altro, mi ha concesso il privilegio di essere suo amico da moltissimi anni.

A suo modo è un uomo di cultura e sempre da lui attingo non solo notizie necessarie al mio mestiere ma anche, se non soprattutto, elementi generali di carattere culturale e politico sui quali intavolare anche con lui veloci, intense ed istruttive discussioni mentre al bar centelliniamo il buon caffè di Giulio (bar Luna) che ci offriamo vicendevolmente per cementare ancora di più il nostro rapporto.

In questo periodo non riesco e non posso parlargli; ma riesce, anche ben protetto com’è di mascherina – guanti e tuta, a tenermi compagnia da lontano mentre lo osservo muoversi con la sua solita velocità e capacità di assolvere al suo compito-dovere di operatore ecologico della città di Salerno.

 

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