Dr. PIETRO CUSATI
SALERNO – I più esposti al contagio di coronavirus che affligge l’Italia e il mondo in queste settimane sono i medici,gli infermieri,i farmacisti e tutti gli operatori sanitari,segno di un impegno in prima linea,accanto a chi soffre,e talvolta anche per la mancanza dei presidi di sicurezza.
‘’Desidero esprimere rinnovata riconoscenza nei confronti di chi, per tutti noi, sta fronteggiando la malattia con instancabile abnegazione: i medici, gli infermieri, l’intero personale sanitario, cui occorre, in ogni modo, assicurare tutto il materiale necessario. Numerosi sono rimasti vittime del loro impegno generoso”.Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alla Nazione. Per arginare la malattia è molto importante proteggere in maniera adeguata i medici ,gli infermieri e tutto il personale sanitario ,perché il medico ammalato rischia di essere a sua volta veicolo di contagio per i pazienti. Perciò ai medici di famiglia e a tutti gli operatori sanitari devono fornire adeguati dispositivi individuali di protezione commisurati al rischio di esposizione al Covid-19. Occorre monitorare lo stato di salute di tutti i medici e infermieri attraverso tamponi costanti, per intercettare subito ed isolare i medici infettati e i loro contatti. Ovviamente è indispensabile applicare questa strategia anche sul territorio per i medici di famiglia, per intercettare e isolare sin dall’inizio i pazienti positivi e i loro contatti stretti . Bisogna partire, soprattutto nelle zone dove l’epidemia non si è ancora diffusa in maniera grave, precocemente con tamponi su sintomatici e contatti. Ampliare l’utilizzo dei tamponi diventa fondamentale per ridurre la diffusione del virus. In ogni caso isolare i casi sospetti e i loro contatti sulla base del solo criterio clinico ,presenza di almeno un sintomo.
L’Istituto Superiore di Sanità ha emanato un documento aggiornato sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale durante l’assistenza ai pazienti. Le indicazioni in esso contenute sono state approvate dal Comitato Tecnico Scientifico presso la Protezione Civile e recepite dal Ministero della Salute. Il documento indica quali sono i dispositivi di protezione ,guanti, mascherine, camici o occhiali, nei principali contesti in cui si trovano gli operatori sanitari che entrano in contatto con i pazienti affetti da Covid-19 raccomandando l’uso delle mascherine con filtranti facciali (FFP2 e FFP3) in tutte le occasioni a rischio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenzia che i DPI,i dispositivi di protezione individuale, devono essere considerati come una misura efficace per la protezione dei medici e degli operatori sanitari ,dotando il personale di dispositivi di protezione individuale di livello adeguato al rischio professionale a cui viene esposto e che operino in un contesto di elevata intensità assistenziale e prolungata esposizione al rischio.
Il totale dei decessi sale a 63 medici.
Secondo gli ultimi dati
dell’Istituto Superiore di Sanità sono 8.358
gli operatori sanitari contagiati.