da Gabriele Cavallaro
(Consulente Finanziario Credem)
SALERNO – Dopo l’errore della settimana scorsa, più a causa di alcune improvvide dichiarazioni della presidente Lagarde, prontamente smentite da lei stessa e da alti membri della banca centrale – ma, come si dice, una volta uscite di bocca, le parole non tornano indietro – che per il contenuto e le misure annunciate, questa notte la Banca Centrale Europea si è riscattata con un annuncio a sorpresa che merita a buon diritto l’etichetta di “game changer”.
La Bce ha varato un piano di acquisti emergenziale (Pandemic Emergency Purchase Program, PEPP) per 750 miliardi di Euro.
Lo spread che ieri aveva toccato un massimo di 330 punti è sceso a 190 e hanno recuperato valore anche le tutte le obbligazioni corporate europee
Non abbiamo ancora molti dettagli, ma conosciamo alcuni elementi rilevanti:
- i 750 miliardi riguardano l’anno 2020. La BCE ha legato questo piano di emergenza alla pandemia di Covid-19. Il piano durerà fino alla fine del 2020 anche se la pandemia cessasse, ma se necessario potrà essere esteso (al momento non si sa come e quanto).
- i titoli acquistati saranno gli stessi degli altri piani di acquisto, quinti titoli di Stato (seguendo la regola della capital key, cioè del peso di ciascun Paese nel capitale della BCE, ma con flessibilità) e titoli corporate non finanziari di maggiore qualità (investment grade) .
- il mercato del credito ha reagito molto bene e le oobligazioni investment grade, reagiranno molto positivamente alla notizia. Dopo tutto, questa decisione elimina la maggiore incertezza per gli investitori: quella di non riuscire a trovare compratori per la carta che detengono
- Quindi salutiamo con favore questa notizia positiva, che è importante anche per un altro aspetto: di fatto, il piano emergenziale per la pandemia visto dalla BCE è il complemento a quello annunciato dalla politica fiscale. Quindi è legittimo attenderci che le emissioni di titoli di Stato per finanziare lo stimolo fiscale legato all’emergenza siano acquistate dal PEPP. Di fatto, la BCE sta accettando di monetizzare queste manovre compresa quella italiana
Non è questa la sede per discutere se la monetizzazione della politica fiscale sia giusta o meno in generale. Ritengo che la decisione della BCE di stanotte possa rimuovere anche gran parte delle preoccupazioni che forse stavano cominciando ad emergere nel mercato obbligazionario governativo negli ultimi giorni.
Non è una notizia risolutiva della crisi in atto ma è la prima buona notizia sul versante europeo.
Gabriele Cavallaro – Consulente Finanziario Credem abilitato all’offerta fuori sede
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