da Franco Poeta
La Banca di Credito Cooperativo Campania Centro ha deciso di donare 100.000 euro al presidio ospedaliero di Eboli per l’acquisto di beni e servizi per far fronte all’emergenza coronavirus che vede il nosocomio ebolitano in prima fila tra quelli, in provincia, a poter accogliere pazienti affetti dal virus.
Banca Campania Centro intende così dare un ulteriore segno concreto di vicinanza alle difficoltà delle comunità di cui è espressione, in cui i presidi sanitari e i loro operatori stanno facendo un lavoro straordinario in cui rischi e sacrifici sono immensi. Un lavoro che merita di essere supportato almeno dalla possibilità di avere strumenti e mezzi per operare al meglio.
Banca Campania Centro è una banca di Comunità e come tale è scesa subito in campo in questa emegenza, senza aspettare decreti o quant’altro, mettendo in campo una serie di misure straordinarie per far fronte anche all’emergenza economica che sta derivando da questa pandemia, come la sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti per imprese e famiglie in difficoltà e mettendo a disposizione un plafond di 10.000.000 di euro di liquidità per finanziamenti a tasso agevolato e con preammortamento di 6 mesi, per coloro che devono fare i conti con i problemi derivanti dal pressoché totale blocco dell’economia.
“In questo momento tutti noi dobbiamo riscoprire il senso completo della parola Responsabilità – ha dichiarato il presidente di Banca Campania Centro, Silvio Petrone – Responsabilità nei confronti di se stessi e responsabilità nei confronti degli altri. Dai gesti più importanti a quelli più piccoli come può essere quello di rimanere a casa per evitare rischi agli altri. Noi, come banca di comunità, non potevamo non agire subito e con gesti concreti. Nei nostri 106 anni di storia abbiamo sempre risposto alle esigenze della nostra terra. Ci siamo attivati e continueremo farlo perché non si può rimanere indifferenti a questo dramma. E’ il tempo della Responsabilità e dobbiamo viverlo tutti secondo quanto ci è richiesto per nostro bene e per il bene comune”.