Regione Campania: risanamento e sviluppo

Da Uff. stampa Regione

NAPOLI – Dalla grande crisi al rilancio dell’economia. Il Consiglio regionale, dopo l’opera di riordino dei conti, si prepara a una nuova sfida: la ripresa dello sviluppo economico della Campania. E si tratta di un momento importante per la legislatura insediatasi da poco piu’ di un anno e mezzo. Forse il momento piu’ importante. Secondo il presidente del Consiglio regionale, Paolo Romano, un passaggio che va affrontato con grande concretezza. Non a caso, l’idea che avanza non lascia spazio a tante interpretazioni: grandi progetti infrastrutturali da realizzare nelle singole province. Una scelta che puo’ fare da volano per l’intera regione. ‘‘Progetti – spiega Romano – che guardino alle peculiarità provinciali, magari interconnettendole tra loro, valorizzando al massimo le risorse locali, geografiche, ambientali e umane, coinvolgendo, ovviamente, le amministrazioni provinciali e gli enti locali, le parti sociali e il territorio’’. In Consiglio regionale gli fanno eco le proposte dei vari gruppi consiliari. A cominciare dal Pdl che, con il presidente vicario del Popolo delle liberta’, spiega che bisogna puntare tutto sulla formazione e sulle medie e piccole imprese. ‘‘E uno di questi interventi di politica di sviluppo per la regione – spiega la Nugnes – è contenuto proprio nel maxi emendamento alla Finanziaria regionale 2012 presentato dal Popolo della libertà’’. C’e’ bisogno di maggiore visione d’insieme, dice invece il presidente del gruppo consiliare Pd, Giuseppe Russo. Una visione che ‘‘sappia mettere in campo politiche di sviluppo nei settori che per caratteristiche della nostra terra possano rappresentare opportunita’ di rilancio per l’economia’’. La priorita’, secondo il presidente del gruppo consiliare Nuovo Psi – Caldoro presidente, Gennaro Salvatore, e’ sfruttare al meglio i fondi strutturali. ‘‘La Regione – spiega – sta facendo la propria parte. Dei dieci grandi progetti presentati a Bruxelles tutti sono risultati conformi e finanziabili e, di fatto, nessuno di essi e’ stato bocciato’’. Luigi Cobellis, presidente gruppo consiliare Unione di centro lancia invece la formula delle 3 ‘t’: talenti, territori e tecnologie. ‘‘Meno manovre e piu’ riforme – dice Cobellis – In questo Paese abbiamo un disperato bisogno di fare riforme vere che incidano sul tessuto economico territoriale’’. Per Edoardo Giordano, presidente gruppo consiliare Italia dei valori, il tesoretto della Campania e’ nelle sue piccole e grandi unicita’. ‘‘Le politiche di sviluppo – dice Giordano – dovrebbero privilegiare bellezze ambientali, storiche e artistiche, prodotti enogastronomici, la manifattura originale e le eccellenze tecnologiche’’. Sono tre i punti da perseguire per Ugo de Flaviis, presidente gruppo consiliare Popolari Udeur: semplificare, delegiferare e spendere bene i fondi europei. ‘‘In tempo di crisi – spiega de Flaviis – occorre aguzzare l’ingegno, puntare sull’originalita’ e su provvedimenti che siano in grado di rimettere in moto l’economia locale’’. Produzioni di qualita’ e investimenti nella ricerca e nell’innovazione e’ la ricetta di Sergio Nappi, presidente gruppo consiliare Noi Sud. ‘‘Bisogna puntare sulla produzione di qualita’ – dice Nappi – ma questo, attraverso gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione. L’impegno della Regione con la Fiat di Pomigliano e’ certamente un modello positivo a cui far riferimento e da esportare ad altre realta’ produttive in questa fase di blocco della produzione’’. Un lavoro corale e la collaborazione di tutte le forze politiche e’ l’appello di Carmine Sommese, presidente consiliare Gruppo misto. ‘‘E’ necessario il concorso di tutti – dice Sommese – per incentivare le imprese di grandi e piccoli dimensioni a fare investimenti per valorizzare i nostri prodotti, utilizzando al meglio gli incentivi statali e regionali a favore soprattutto dei giovani e delle donne’’.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *