Dott. Vincenzo Mele
AVETRANA – Sono passati pochi giorni dalla Giornata della Memoria in cui si ricorda anche il genocidio, anche e soprattutto dello Stato italiano, di numerose persone con disabilità. Purtroppo però ad Avetrana, nel tarantino, un ennesimo atto di xenofobia ed inciviltà ha nuovamente scosso la comunità.
Due ragazzi con bisogni speciali provenienti dal comune limitrofo di Manduria, hanno avuto a che fare con l’atteggiamento di puro menefreghismo di una donna nei loro confronti. I due ragazzi erano in bici quando, all’altezza di un incrocio, sono stati costretti a fermarsi di colpo per via dell’auto guidata da una donna che procedeva a velocità sostenuta. Invece di sincerarsi delle condizioni dei due ragazzi, la donna è scesa dall’auto ha inveito contro i due disabili, invitandoli a chiudersi in casa. Non sono bastate le parole gentili e cortesi di uno dei due; la donna ha proseguito in insulti e ingiurie, insistendo sul fatto che i due ragazzi, come tutti gli altri disabili, dovessero rimanere chiusi in casa per la decenza pubblica.
È passato poco più di un mese dall’inizio del 2020 e gli episodi di intimidazione o discriminazione nei confronti di persone con bisogni speciali sono già stati numerosi; facendo temere un ulteriore aumento di questi, già quintuplicati negli ultimi due anni.