Aldo Bianchini
SALERNO – Una collega giornalista, Rossella Fiore, mi ha scritto che “non si può morire in quel modo nel centro della città”.
Invece si, si può morire in quel modo anche nel centro della città, soprattutto se si percorre il lungomare nella sua totale estensione dal Teatro Verdi a Mercatello; un lungomare sempre non in perfette condizioni di tenuta stradale e pieno di insidie innanzitutto per gli amanti delle due ruote.
E’ capitato a Marta ma poteva capitare a chiunque, come in realtà è capitato già altre volte in passato.
Era giornalista Marta Naddei, una giornalista di quelle che si dedicano anima e corpo al mestiere più bello del mondo; aveva appena 34 anni la brava, bella, simpatica ed umile giovane donna che viveva la sua vita spensierata tra inchieste di cronaca giudiziaria e la passione per lo sport che amava descrivere anche dalla sua posizione privilegiata di responsabile dell’ufficio stampa della squadra di Calcio a 5 “Alma Salerno” (presidente Marco Bianchini, direttore generale Antonio Peluso); ma non disdegnava di scrivere anche di altri sport cosiddetti minori. Era stata tra le fondatrici del quotidiano “le Cronache” per il quale tuttora lavorava assiduamente.
“Siamo esterefatti tutti -ha detto il presidente dell’Alma Salerno Marco Bianchini-, increduli per una morte così crudele che ci ha portato via il nostro fiore all’occhiello. Tutti i calcettisti, il loro allenatore Ivan de Riggi e il direttore generale Antonio Peluso, si stringono con me nel dolore ed esprimono la loro totale vicinanza alla famiglia Naddei in seno alla quale Marta viveva la sua vita. La professionalità, la gentilezza e l’umiltà di Marta mancheranno a tutti noi. Ancora non ci crediamo, non possiamo crederci e non vogliamo crederci. La sua immagine rimarrà per sempre nei nostri cuori”.
Ho sentito Marta al telefono per l’ultima volta la sera di domenica scorsa, 22 dicembre 2019, perché doveva darmi alcune correzioni per il pezzo che aveva appena scritto per salutare la vittoria dell’Alma contro i “Leoni Acerra” in Coppa Italia per 4 a 3.
Il sindaco di Salerno, arch. Vincenzo Napoli, ha detto di lei: “Esprimo ai familiari, colleghi ed amici il profondo cordoglio mio personale e della Civica Amministrazione per la tragica morte di Marta Naddei. Era una giovane giornalista di grande valore, scrupolosa e tenace nella ricerca di notizie e nel racconto documentato dei fatti. Quanto ci mancheranno la sua quotidiana presenza a Palazzo di Città, le sue domande argute, i suoi titoli geniali, i suoi articoli coraggiosi. Addio Marta: la tua giovane vita è stata un dono meraviglioso per la nostra comunità. Troveremo il modo per onorare degnamente la tua indimenticabile memoria”.
Anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha voluto ricordare la giovane Marta Naddei con queste parole: ““Marta sapeva trasmettere solo gioia ed entusiasmo; il cordoglio che esprimo ai familiari e ai colleghi è quello di un amico che ha avuto la fortuna di conoscerla, di ridere e scherzare con lei. Cordoglio mio e di tutto l’Ordine dei Giornalisti”.
Per la cronaca Marta è deceduta sabato 28 dicembre presso l’ospedale Ruggi dove era stata ricoverata dopo il tragico incidente sul lungomare Marconi nella notte tra venerdì e sabato; la dinamica è ancora tutta da chiarire e non si esclude nessuna causa (dalla caduta accidentale, dal guasto tecnico del motorino, all’investimento da parte di un’auto pirata).
Il Giornalismo Salernitano è in lutto per la morte di Marta Zeppola Naddei.
L’ASSOCIAZIONE GIORNALISTI AMICI VALLO DI DIANO (SA)
Esprime le più sentite condoglianze alla famiglia della giovane collega Marta Naddei di Salerno,giornalista del quotidiano ”Cronache della Sera.” e ”Cronache”.
Che la terra ti sia lieve, Ciao Marta!
La famiglia di Marta Naddei ha deciso di donare le cornee è un gesto d’amore che permetterà a parte di lei di continuare a vivere in qualcun altro e che donerà una vista speciale, quella di una giovane cronista, a qualcuno che ne ha urgente bisogno.