Aldo Bianchini
SALERNO – Nel periodo di tempo compreso tra il 2011 e il 2012 questo giornale ha avuto l’opportunità di ospitare numerosi articoli inviatici direttamente dal noto personaggio televisivo Valerio Rossi Albertini-Tiranni (fisico e accademico italiano, specializzato in metodi di indagine sia teorici, che sperimentali, di materiali e dispositivi avanzati per la produzione e l’accumulo di energia, quali celle a combustibile, celle fotovoltaiche organiche, batterie a ioni di litio; attivo, inoltre, nella divulgazione scientifica televisiva).
Il noto scienziato, che oggi imperversa su tutti i grandi network televisivi del Paese, fu autore di una lunga serie di articoli di approfondimento (scienza e marketing – Agricoltura ed economia – La particella di Dio – L’italiano e il letricismo – Declino certo e ripresa possibile – ecc.) diede lustro alle pagine, allora in fase di avvio, di questo giornale che aveva già impostato la sua pubblicazione di più sul contenuto delle notizie che sulle notizie stesse.
Ora è il momento di un altro scienziato, di chiara fama internazionale, come Eugenio Luigi Iorio alla cui figura l’ 11 novembre scorso avevo dedicato una ricostruzione storico-giornalistica della sua immagine e della sua opera professionale che si dipana in maniera planetaria attraverso diverse università del mondo, a cominciare dal Giappone per finire al Sud America, all’Australia ed agli Stati Uniti non trascurando tutti i Paesi europei e medio orientali.
Laureatosi a Napoli in medicina e chirurgia, Eugenio Luigi Iorio, ha avuto varie esperienze didattiche universitarie tra le quali quella importante e significativa presso l’università “Sapienza” di Roma.
Per non parlare delle prestigiose collaborazioni con ben due Nobel per la Medicina Louis J. Ignarro e Luc Montagnier (colui che ha identificato il virus dell’AIDS per intenderci).
I radicali liberi applicati alla gastronomia in genere sono il suo forte; è irresistibile nell’analisi scannerizzata della pizza (piatto universale per eccellenza) con un’attenta selezione di quelle migliori da certificare per il loro definitivo rilancio.
All’indomani della pubblicazione dell’articolo di cui innanzi Eugenio Luigi Iorio ha postato un suo commento che è anche una dichiarazione di intenti, molto professionale ed anche sbrigativa in forza dei consolidati rapporti che ci legano da decenni:
“”Desidero ringraziarti per l’articolo che oggi fa bella mostra sulla prima pagina del tuo quotidiano. Mi hai commosso. Per me sei e resti un amico speciale, prima che un grande comunicatore. E’ per me un piacere ricordare che grazie a te ho scoperto un aspetto della mia personalità – quello mediatico – che non avrei mai immaginato potesse un giorno portarmi così lontano. Solo alcuni miei concittadini, dotati di memoria lunga, infatti, possono ricordare che il mio primo intervento televisivo in assoluto risale a un periodo databile tra la fine del II e l’inizio del III Millennio, nel contesto di una trasmissione molto seguita (OMNIBUS), allestita in uno studio televisivo all’avanguardia (QUARTA RETE), ai confini dell’area metropolitana di Salerno, nel quale non mancava nulla, persino periodici segnali emessi da “presenze aliene” (da te attribuiti a un “munaciello”, peraltro mai identificato). Non avevo mai visto uno studio televisivo e la cosa m’intrigò subito. Da lì partì, grazie a te, quell’avventura mediatica che mi ha portato a calcare le scene di importanti TV nazionali ed estere, sebbene in modo episodico. Resta il fatto che, grazie anche alle tue domande, sempre “dalla parte del cittadino”, pian piano ho scoperto l’importanza della comunicazione in Medicina, perché fare corretta informazione è già prevenzione. Spero di averti presto a cena, caro Aldo, insieme alla comune amica Giovanna Castadiva, che ha ampiamente partecipato a scrivere questa emozionante storia, che sono sicuro non si fermerà qui. A tal riguardo ti lancio la sfida di nominarmi tuo inviato speciale, per continuare a parlare di prevenzione in medicina, attraverso il racconto dei miei viaggi: sarà come tornare nei tuoi studi televisivi, dopo averne “biancheggiato” (!) le pareti con un tocco di multimedialità””.
La cena, ovviamente, già c’è stata (gustosa e cordiale) ed ora tutta la redazione di questo giornale saluta l’arrivo del dr. Eugenio Luigi Iorio ed attende con ansia i primi reportage giornalistici da tutte le parti del mondo in cui il noto scienziato salernitano si metterà in evidenza per le sue altissime e stimatissime qualità professionali.
Un personaggio venuto da lontano, il prof. Iorio, che entra, o meglio rientra, a pieno titolo tra le firma prestigiose che onorano questo giornale.