di Alberto De Marco
SALERNO – Il gruppo spontaneo “delle sardine”, nato di recente a Bologna per richiamare l’attenzione sull’espandersi del pericolo della “politica Salviniana”, il cui leader “è degno erede” del partito della Lega, che ha quale comune denominatore, forme degenerative di razzismo nei confronti degli immigrati, mentre in passato, li alimentava nei confronti di noi meridionali, come ho potuto constatare personalmente, vivendo in quei periodi, quindici anni nella città di Brescia. Certamente “il popolo delle sardine”, ha la consapevolezza, attraverso questa “insana politica”, di rivivere e di ricadere “nei mali oscuri” e nel “baratro” del passato, con un ritorno ad un regime dittatoriale. Il “popolo delle sardine”, alimentato da queste motivazioni, ha pertanto continuato in un breve lasso di tempo a crescere in modo esponenziale in diverse città d’Italia, programmando ed attivandosi nei prossimi giorni, nell’organizzazione di manifestazioni in altre Nazioni. Il gruppo che si è impreziosito ulteriormente di persone appartenenti a generazioni e ceti sociali diversi, ma soprattutto di contenuti rispettosi dei grandi valori morali, quindi “in primis” della moralizzazione della politica, ma soprattutto della Pubblica Amministrazione, nonché degli Organi Istituzionali, con una particolare attenzione alla tutela dell’Ambiente. Per queste ragioni noi cittadini, desiderosi di perseguire “i sani valori”, con una visione di una società, rispettosa dei dettami della Costituzione, che auspica pacificamente in una “vera democrazia” e persegue concretamente i Valori Morali : della Verità e della Giustizia, invocando non soltanto con le sole parole, quello a noi tanto caro : Onestà … Onestà… Onestà …. Non possiamo quindi, mancare all’importante manifestazione di Salerno di oggi, venerdi 6 dicembre 2019, alle ore 19.00, organizzata per un incontro “del popolo delle sardine”, anche nella città di Salerno. Al riguardo gli Organizzatori ci fanno sapere: “…che pure rimanendo inalterato l’orario ed il programma, in previsione di una maggiore partecipazione, per motivi di sicurezza e logistici, la Questura ha fatto cambiare Piazza, rendendo disponibile, Piazza Amendola, dove si trova la Villa Comunale di Salerno. Al riguardo, ci precisa, Mario Morabito, questa infatti è molto più grande. Abbiamo un motivo in più per riempirla ed essere un numero maggiore. E’ quanto volevamo. Non un passo indietro, ma sicuramente un grande passo in avanti …“. Auspichiamo che questo legittimo desiderio di offrire un futuro diverso alle nuove generazioni, non sia un’utopia ma una realtà. Dialogare e manifestare insieme con diverse generazioni, serve a “rigenerare”, anche la famiglia per rendere reali le aspettative di un futuro per i loro figli.