Metropolitana: furbizia e ignoranza !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Le dichiarazioni, rilasciate dall’on. Eva Longo (consigliere regionale PdL) e le controdichiarazioni rese da Nicola Landolfi (segretario provinciale PD) e da Salvatore Gagliano (consigliere comunale UDC) sulla questione della metropolitana di Salerno e del voto negativo espresso dai consiglieri regionali  salernitani che in pratica hanno rimandato “sine die” l’improbabile esborso di contributi da parte della Regione a favore della stessa metropolitana, mi inducono a ritornare su un argomento assai spinoso soprattutto per il centro-destra. Le dichiarazioni dei tre, purtroppo, evidenziano una assoluta ignoranza del problema reale che è tecnico-legale a favore di una squallida diatriba pseudo-politica che nulla a che fare con i contributi che la Regione, almeno in questo momento, non può elargire per la metropolitana di Salerno se vuole rimanere nelle linee guida della legalità. Mi dispiace dirlo ma la peggiore delle tre dichiarazioni è proprio quella dell’on. Eva Longo che, non avendo capito il problema, poteva anche stare zitta, avrebbe procurato meno danni al centro-destra.  Cerco di essere più chiaro e preciso. Il Piano Trasporti Regionale (originato da una apposita legge) prevede tutti i parametri per la concessione di contributi finalizzati alla costruzione di metropolitane e di altri tipi di trasporto a patto che rientrino in una strategia regionale complessa, vale a dire che le varie iniziative territoriali devono essere intercambiabili tra di loro, ovvero ogni metropolitana deve essere collegabile al resto della pianta regionale. La metropolitana di Salerno ha un gap gravissimo costituito dal nodo scorsoio all’imbocco della galleria Santa Lucia che, per le ragioni più volte scritte (colpa del Comune che ha fato costruire dei garage interrati che non consentono l’allargamento dei binari locali posti proprio a ridosso di quelli nazionali), non consente l’allacciamento della metropolitana di Salerno al piano complessivo regionale dei trasporti. Questa ovviamente è una colpa grave del Comune di Salerno che nessuno vuole confessare, colpa che determinò praticamente la spaccatura tra De Luca e l’ing. Criscuolo (che è emigrato in Provincia), perché sarebbe come darsi la zappa sui propri piedi. Su questo dato speculò l’allora governatore Bassolino per decretare la “morte civile” della metropolitana di Salerno e per boicottare politicamente il suo avversario di sempre Vincenzo De Luca. Anche se, va subito detto, lo stesso governatore prima di lasciare il suo incarico tentò con una delibera, fuori sacco, (esattamente la n. 166 del 25 febbraio 2010) di salvare il salvabile inserendo una postilla che parlava di eventuali finanziamenti che il Comune di Salerno avrebbe potuto chiedere direttamente al Ministero dei Trasporti in ragione del fatto che la Regione non poteva erogarli per le motivazioni precedentemente addotte.  La delibera Bassolino, però, fu cancellata dalla nuova giunta Caldoro che, come prevede la legge, per autotutela sospese non soltanto quella delibera ma altre 149 (delibera n.533 del 2 luglio 2010)  In apertura parlavo di furbizia e di ingoranza. L’ignoranza è attribuibile senza dubbio, in primis, all’on. Eva Longo e conseguentemente anche a Nicola Landolfi (che probabilmente sa ma tace per opportunità politica) e a Salvatore Gagliano (che probabilmente non sa e cerca solo di sfruttare il caso sul piano politico). La furbizia, o meglio la furbata, l’ha tentata l’on. Gianfranco Valiante il quale, conoscendo bene il problema, ha cercato di inserire tra gli emendamenti concordati con la maggioranza anche quel piccolo emendamento a favore della metropolitana di Salerno. Niente da eccepire su Valiante che, alla luce di tutte le furbate messe in atto dal centro-destra innanzitutto dal loro capo-supremo in campo nazionale, mi sembra un modo anche produttivo di fare politica, altro che storielle. Il problema tecnico-pratico, a questo punto, potrà essere risolto soltanto con una apposita variante (termine poco adatto!!) alla legge sul Piano Regionale dei Trasporti e per farlo ci vorrà molto tempo, forse anni. Il problema politico, che è quello più grosso, sarà di difficile risoluzione, almeno fino a quando la politica eviterà gli scontri personali per ritornare alla dialettica concertata.  Intanto è annunciata per mercoledì 4 gennaio 2012 la convocazione della 8^ commissione del Comune di Salerno (presieduta da Raffaele della Valle) per protestare,forse, contro la Regione, con l’augurio che i commissari abbiano almeno letto le delibere sopra citate. Siccome la speranza è l’ultima a morire, spero che dalla trasmissione televisiva su LIRA annunciata per lo stesso pomeriggio di mercoledì non vada in onda l’ennesima sceneggiata pro-sindaco.