Aldo Bianchini
SALERNO – “Pioniere, forse sognatore, certamente lungimirante” sono queste le parole con le quali il giornalista-scrittore Giuseppe D’Amico ha accompagnato, tempo fa, la presentazione dell’opera prima dedicata a “Michele Albanese senior” (1935 – 1994) in occasione del ventennale dalla sua scomparsa.
Le stesse parole calzano alla perfezione per descrivere, oggi, la figura di “Michele Albanese junior” (attuale direttore generale della Banca Monte Pruno); parole che probabilmente saranno assegnate al nipotino che oggi è soltanto poco più di un bambino destinato, però, a diventare “Michele Albanese ter” per l’ideale passaggio della fiaccola che da “Zì Mich’lin” tramite “Nonno Michele” arriverà nelle sue mani con l’obbligo di continuare, nell’ottica della dinastia Albanese, a mantenerla ben alta e fiammeggiante sulla tolda di una Banca nata, forse casualmente, all’alba del 14 settembre 1962, e divenuta una splendida macchina economico-finanziaria dei giorni nostri che ha assunto il ruolo di leader nel sistema bancario locale e nazionale.
Michele Albanese junior, quindi, ha ereditato dalla zio fondatore la capacità di dare alla piccola banca del “pioniere, forse sognatore, certamente lungimirante” una dimensione assolutamente in linea ed al passo con i tempi trasformandola da una dimensionata realtà molto locale in una splendida macchina bancaria in grado di competere con istituti anche più datati nel tempo e dalle dimensioni più grandi e floride; grazie ad un’attenta programmazione, ad uno staff di eccellente qualità ed al mai dimenticato personale ed umano rapporto con il territorio e con il prossimo costituito dalla clientela normale e dalle piccole e medie imprese, soprattutto quelle giovanili inseriti nei programmi definiti “start up”.
Insomma sto parlando di un uomo di successo, di straordinario successo, che non si è montato la testa, che è rimasto con i piedi ben piantati per terra non dimenticando mai le sue origini, i sacrifici, le difficoltà, gli affetti familiari; e, soprattutto, il grande progetto ricevuto in dono da “Zì Mich’lin” che lui ha avuto l’abilità di curare, tutelare e ingrandire per poterlo, a sua volta, lasciare in eredità all’adorato nipotino “Michele ter”.
Ma di Michele Albanese junior quello che più colpisce è l’umiltà e l’umanità che riesce ad esprimere verso tutti con grande normalità comportamentale.
E’ di pochi giorni fa la sua partecipazione al convegno “Ripartiamo dall’amore per il prossimo” tenutosi a Mercato San Severino alla presenza di Ernesto Olivero (il poeta che ha sconfitto il disumano e che ha fondato il Servizio Missionario Giovani di livello planetario); ebbene in quel contesto Michele Albanese junior ha pacatamente ma fermamente dichiarato che “Dietro ad ogni persona c’è un’anima, una dignità, una storia, una famiglia. Dietro ogni persona c’è gioia, sofferenza, amore, famiglia, figli. Noi dobbiamo capire ed immedesimarci in queste persone, solo così possiamo svolgere il nostro ruolo che nessun sistema informativo potrà mai svolgere. Ernesto Olivero ieri sera ci ha fatto un grande dono, ci ha messo in contatto con la parte più autentica di noi, non quella della logica consumistica e alienante dei nostri tempi, ma quella sempre attuale della fratellanza universale e dell’amore per il prossimo. Parole che vanno diritto al cuore, in linea con la mission della Banca Monte Pruno che, da sempre, antepone la persona alle logiche del profitto”.
Non è assolutamente facile che un banchiere pronunci le parole che Michele ha avuto il coraggio di gridare pubblicamente per richiamare, forse, l’attenzione di tutti sul disumano rapporto tra credito e creditori che ha trascinato il mondo in una crisi globale difficilmente risolvibile se non si ritorna a ragionare con un po’ di umiltà e un po’ di umanità.
Ecco perché, partendo da queste basi sicuramente insolite, Michele Albanese junior è “salito in cattedra” su uno dei pulpiti più impegnativi dell’intera Università degli Studi di Salerno per parlare di “percorsi di start up nelle imprese cooperative” nel corso della prima edizione del Master Universitario di 2^ livello organizzato dal Prof. Giuseppe Fauceglia (Professore ordinario di Diritto commerciale. Avvocato patrocinante in Cassazione, con studi in Salerno e Roma.
Componente della Commissione ministeriale di riforma del diritto fallimentare.
Componente della Commissione ministeriale per la gestione dei siti UNESCO) che è, da tempo, una delle massime autorità scientifiche del Paese nel difficilissimo campo del diritto privato e commerciale.
Il d.g. Michele Albanese, oltre a portare la sua personale esperienza, si è soffermato sull’importanza della meritocrazia e di quanto è importante specializzarsi non smettendo mai di studiare perché solo così si può sperare in un sicuro successo nella vita professionale. Ma il dg non si è fermato qui ed, alla fine, ha assicurato che, d’intesa con il Dipartimento Universitario diretto dal prof. Fauceglia, i più bravi avranno accesso alla Monte Pruno per uno stage formativo con la più che solida possibilità di trovare, proprio lì nella Monte Pruno, un posto di lavoro nell’ottica di quella mission sopra citata che vede nei vertici aziendali sempre alta l’attenzione di non “farsi scappare” i veri talenti del nostro territorio.
Probabilmente Michele Albanese junior mentre parlava agli studenti universitari avrà forse pensato (anche se solo per un attimo) che fra qualche tempo nei banchi di fronte a lui potrebbe esserci anche suo nipote “Michele ter” per ascoltare dalla viva voce di “Nonno Michele” i consigli utili prima di entrare nel mondo del lavoro bancario., quell’istituto di credito che in tanti già definiscono la “Banca dei sogni”.