la redazione
Se volete sentirvi catapultati in Brasile e fare un viaggio tra i sapori esotici della cucina brasiliana ed immaginare di gustare l’aipim, l’efò, la moqueca di gamberoni o il vatapà, vi consiglio di leggere il romanzo di Amado “Dona Flor e i suoi due mariti”.
Dona Flor non è una cuoca vera e propria; rimasta vedova del bellissimo Vadhino, chiede di essere lasciata ” in pace con il suo lutto e la sua solitudine e si immerge letteralmente nella preparazione del “Vatapà” il piatto più celebre di Bahia, descrivendone dettagliatamente le varie fasi di preparazione in una sua pacata allucinazione, dove la ritualità e la ripetitività dei gesti di cucina diventano un antidoto per abbassare la soglia del dolore..!
Jorge Amado, immenso scrittore brasiliano, ci prende per mano e ci conduce nelle viscere di Bahia…
E’ un’orgia di odori, suoni, sensazioni, sapori, colori..!
Si parla della cucina per parlare del popolo e della gente comune, in contrapposizione ai costumi e alle tradizioni dei padroni.
E il cibo, quello dei poveri, diviene anch’esso una forma di provocazione e di ribellione sociale.
Per Amado non c’è vita senza cibo, con quella passione così forte per la sua terra, che quando scriveva di cucina, non poteva non dare la preferenza ai cibi brasiliani, così ricchi, opulenti e spesso complicati. A
In “Dona Flor “, sentimenti ed emozioni si alternano, conditi da un’ironia che diverte e coinvolge mentre Dona Flor capisce che la passione è nemica della stabilità e viceversa; per cui meglio prendersi il meglio di ogni cosa.
Ella si rassegna a dividersi tra queste due emozioni, i suoi due particolari amori : Vadinho, allegro e scapestrato giocatore, e Teodoro, farmacista, uomo serio , morigerato e noioso . La protagonista è divisa in due: da un lato domina la sua parte più spudorata, femminile e passionale, mentre dall’altra, domina la parte sensata, educata e onesta..!
La domanda : perché si deve avere bisogno di due amori? Perché non basta averne uno solo?
Il finale della storia è geniale : Dona Flor decide che la sua vita grazie proprio ai suoi due particolari amori la rende soddisfatta, uno morto , l’altro in vita… è l’ironia della vita e della morte..!
A Come in cucina i piatti per essere buoni vanno conditi con il sale così nella vita vanno conditi con l’amore a volte il grosso a volte il fino Dona Flor consuma i suoi amori a fuoco lento per non bruciare i piatti e parallelamente per non bruciare dentro in ansia e desiderio e questo è il sapore della cucina e della vita brasiliana
VATAPA’
INGREDIENTI :
3 cucchiai di olio
1 cipolla tritata
3 spicchi di aglio a fette
1 cucchiaio di zenzero fresco grattuggiato
4 piccoli peperoni jalapeno
6 pomodori pelati e tritati
il succo di 2 lime
1/3 di tazza di gamberetti essiccati e polverizzati
1/3 di tazza di burro di arachidi
2 tazze di brodo di pollo
2 tazze di latte di cocco
1/2 mazzo di coriandolo tritato
1 cucchiaino di sale
1 goccia di tabasco
1 Kg di filetti di cernia a tocchetti
450 grammi di code di gamberi pulite e tagliate a metà
foglie di coriandolo e fettine di lime per guarnizione.
PREPARAZIONE:
In un largo tegame scaldate l’olio su fuoco medio.
Unite le cipolle, l’aglio, lo zenzero e i peperoncini. Cuocete per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto, finchè le verdure non si sono ammorbidite.
Aggiungete i pomodori, il succo dei lime, i gamberetti secchi e il burro di arachidi e mescolate il tutto per 1 minuto. Versate un pò per volta il brodo di pollo, mezza tazza per volta, mescolando continuamente per mantenere la preparazione morbida.
A questo punto unite il latte di cocco, il cerfoglio, il sale e il tabasco.
Poco prima di servire ungete una ampia casseruola con un pò d’olio e ponete i filetti di pesce a pezzi in un unico strato. Mettete su fuoco medio basso e, giusto appena inizia a friggere, versateci la salsa che avete preparato e portate bollore.
Fate cuocere per 8 minuti, aggiungendo le code di gambero gli ultimi 2 minuti.
Impiattate ed aggiungete un poco di lime, e guarnite con le foglie di cerfoglio.
Il brasile nel piatto!!