Dott. Vincenzo Mele
SALERNO – La nuova scena musicale francese, negli ultimi anni, ha lanciato gruppi e cantanti che hanno avuto l’onore di partecipare agli Eurovision Song Contest o di vincere premi in patria e all’estero.
Tra i nomi del Pop transalpino c’è Clara Luciani. Classe ’92 di Martigues proveniente da una famiglia còrsa, nel 2011 si è unita al gruppo indie “La Femme” dove contribuisce alla pubblicazione del primo LP «Psycho Tropical Berlin» che presenta un sound vicino a Françoise Hardy, ai Velvet Underground e ai Kraftwerk. Dopo aver formato il duo “Hologram” con Maxime Solinski ed aver accompagnato il cantautore Raphael nella tournée di “Somnabules”, nel 2018 ha pubblicato il suo primo album solista «Sainte Victoire». In patria è stata acclamata grazie ai singoli «On ne meurt pas d’amour (Souvenir du Japon)», «Les fleurs» e «La grenade», considerata dalla critica un inno femminista in salsa pop. Grazie all’album Clara Luciani ha ricevuto, durante l’ultima edizione della “Victoire de la musique”, il “Premio come artista rivelazione dell’anno”.
Un altro nome importante è Clio. Nome d’arte di Clio Tourneux, trentunenne parigina cresciuta a Besançon, il suo stile è principalmente elettronico con influenze legate al cantautorato delle classiche chansons come dimostra il singolo «Hausmann à l’enverse», presente nell’omonimo EP di debutto nel 2016. Nel 2019 ha pubblicato il suo album «Dejà Venise» dove figurano tra i singoli la dolce «Amoreuse», la malinconica «T’as vu» e l’omonima «Dejà Venise», dove immagina storie fugaci di coppie di innamorati. Altro nome è il duo Pop-Folk “Fréro Delavega”: composto dal chitarrista e cantante Jérémy Frérot e dal cantante e paroliere Florian Delavega, nome d’arte di Florian Garcia, il duo viene notato nel 2011 su YouTube grazie alle demo di alcuni brani. Poi la partecipazione nel 2013 a “The Voice France” che li porterà a passare ben tre audizioni. Dopo aver firmato un contratto con la Capitol in Francia, pubblicano il primo long-playing nel 2015, l’omonimo «Fréro Delavega» che ha raggiunto subito il primo posto nelle classifiche francesi. La canzone più nota dell’album è «Ton visage» che risente di influenze Reggae con un giro di chitarra Gipsy. Dopo aver pubblicato il secondo album «Des ombres et des lumiéres» uscito l’anno dopo, nel 2017 il duo si scioglie per via di impegni familiari.
Un altro nome da segnalare è la giovanissima Léa Paci: 23 anni di Roanne, è stata notata nel lontano 2013 su Youtube grazie ai suoi demo. L’anno successivo partecipa a “The Voice France” e lì conosce Tristan Salvati e Yohann Malory, suoi futuri coautori e produttori. Il primo album, «Chapitre I», esce a Giugno 2017 e alla XVII Edizione delle “NRJ Music Awards” riceve la nomination come “Rivelazione francofona dell’anno”. Tra i singoli più noti dell’album «Adolescente pirate», accompagnato da un video con effetti caleidospici, che risente di influenze Electro-pop.
Altro gruppo da tenere a mente sono i “Paradis”: duo parigino composto nel 2011 da Simon Mény e Pierre Rousseau, il loro stile si rifà alla French House dei primi Anni ’90.
L’album che ha portato il successo oltre i confini transalpini è «Rectro Verso» del 2016, grazie al singolo «Toi et moi», caratterizzato da un testo romantico e da un giro di sintetizzatore e chitarra ipnotico.
Infine una cantautrice da tenere in considerazione è Juliette Armanet. Cantautrice e pianista trentacinquenne di Lille, compone dall’età di 14 anni. Il suo primo album è «Petite Amie» del 2017 che viene premiato ai “Victoire de la musique” dell’anno seguente come “Miglior album rivelazione dell’anno”. Tra i singoli più importanti dell’album «L’Amour en solitaire», dove i protagonisti principali sono Juliette Armanet e il suo pianoforte. Di recente la cantautrice ha fatto anche una comparsa nel film «Nureyev – The White Crow» di Ralph Fiennes.