da Giovanni Alberto
SALERNO – PRENDO SPUNTO DALL’ARTICOLO DI OGGI (17.07.19) APPARSO SUL QUOTIDIANO “IL MATTINO” – PAG. 12 -“PRIMO PIANO”: “SABATO SERA, PERCHE’ LE STRAGI SONO TORNATE”.
Questo è il titolo con il quale il quotidiano esamina il fenomeno delle stragi del sabato sera, in riferimento agli ultimi fatti verificatisi nel corso dell’ultimo weekend. Leggo che il coordinatore dell’area tecnica dell’ACI dichiara che ” gli italiani hanno la sensazione di non essere davvero controllati e quindi si sentono autorizzati a disattendere le regole”. Tale visione delle cose, viene condivisa anche dal presidente ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) il quale denuncia che non soltanto i controlli sono “completamente insufficienti e poco rigidi” ma soprattutto che “le pattuglie a disposizione delle FF.OO. che dovrebbero presidiare le strade e controllare il territorio soprattutto durante i weekend, sono davvero troppo poche”.
Di seguito, vengono esaminate altre problematiche, relative alla prevenzione del fenomeno, all’uso di alcool e sostanze stupefacenti,; più poteri ai medici per il rilascio di certificazioni per il conseguimento delle patenti; l’uso dello smartphon alla guida delle vetture; nuove regole per le multe e, dulcis in fundo, nonostante i sinistri siano in calo vi sono più vittime.
Da tutto quanto innanzi messo in risalto dagli esperti, ho notato che nessuno ha fatto minimamente menzione ad una radicale riforma del Codice della Strada, cosa che è fondamentale se si vuole combattere il fenomeno delle stragi.
Secondo il mio modesto parere, le sanzioni sono molto blande. Incominciamo con il dire che se un soggetto che viene trovato alla guida di un automotoveicolo in evidente stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e provoca un sinistro stradale, sia con solo feriti o con decessi, la vettura DEVE ESSERE CONFISCATA E LA PATENTE DI GUIDA RITIRATA A VITA. Quanto innanzi, vale anche per chi viene trovato alla guida di un mezzo che fa uso dello smartphone.
Allo stato attuale, il Governo Italiano è preso da altre faccende politiche ed al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli, pare che il fenomeno non gli interessi più di tanto. Per il Governo “gialloverde” le stragi stradali, sono alla stregua della TAV e della FLA TAX.
Per ultimo, volevo segnalare il provvedimento emanato dal Ministero retto dallo stesso Toninelli. L’obbligo del casco per i ragazzi a bordo delle biciclette, fino a 12 anni. Ben venga questo provvedimento, però, a mio modesto parere, al Ministro, è sfuggito il fatto che vi sono molte vittime della strada, specie di notte, a bordo di biciclette. Perchè non inserire nell’obbligo del casco, anche l’obbligo di indossare un giubbetto rifrangente ai conducenti di biciclette? Per me è un paradosso l’obbligo del giubbetto a bordo della vettura ed indossarlo allorquando si scende dalla vettura per una sosta forzata su strade ed autostrade e non farlo indossare ai ciclisti. Cose che solo in Italia si verificano.