Opere Pubbliche: il successo del masterplan e … ora si vola davvero ?

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – E’ stato sufficiente un’apparizione salernitana del ministro Danilo Toninelli (ministro delle infrastrutture e dei trasporti) e le due successive esibizioni del governatore De Luca  per mandare tutti, soprattutto la stampa locale, in visibilio; è stata sufficiente un’altra boutade deluchiana sull’aeroporto, sull’autostrada del Cilento fino all’Adriatico attraverso la Lioni-Grottaminarda e qualche battuta sarcastica scambiata con i ministri Toninelli e Di Maio per mettere in condizione tutti, soprattutto la stampa locale, di proiettare una notizia bomba sui poveri lettori, telespettatori e radioascoltatori con titoli ad alta tensione:

“Ora si vola davvero”

“Tre metri sopra il cielo”

“L’autostrada del Cilento apre all’Adriatico”

per incantare e beffeggiare tutti come se tutti non sapessero che sono sufficienti gli annunci per decretare il clamoroso successo di un modesto masterplan, un  atto preliminare e non esecutivo dei quali se vai a Forcelle ne acquisti quanti ne vuoi; a Salerno è diverso e basta un annuncio in pompa magna per decretare inappellabilmente:

“Aeroporto e meriti, De Luca batte tutti: che successo il masterplan”

L'immaginaria autostrada del Cilento

Manco un minimo di perplessità o di cauto attendismo in virtù della palle raccontateci in questi ultimi trent’anni sull’allungamento della pista di Pontecagnano, sull’incremento di traffico dell’aeroporto Costa d’Amalfi, sulle migliaia di assunzioni e sulle iperboliche fantasie di una viabilità futuristica ma lontanissima dalla realtà. Basta pensare che non riusciamo a rimettere in sesto la Salerno-Avellino o ad avviare la San Severino-Eboli, ma siamo pronti ad esaltarci con le prese per i fondelli di de Luca che così ha avviato, però, la sua campagna elettorale per le regionali del 2020. Ha dimenticato presto il governatore, ma lo hanno dimenticato anche tutti i giornalisti locali e non, le promesse fatte nel 2015: Ferrovia Sicignano-Lagonegro, Tribunale di Sala C., Carcere di Sala C., ecc. per menzionare solo il Vallo di Diano. Tutte cose che allora furono vendute addirittura per assolutamente imminenti e che sono rimaste lettera morta, così come sarà per il fantomatico masterplan. E’ vero, qui basta un termine in lingua inglese per far esaltare tutti, purtroppo.

Il ministro Danilo Toninelli e la nuova era dell'aeroporto Costa d'Amalfi

Io almeno accanto al titolo ho inserito un vistoso punto di domanda; perché io non ci credo, pensate che i voli regolari dovrebbero essere a regime per il 2022. Ebbene se non ricordate ve lo rammento io; fino ad oggi numerose volte si è parlato, chiacchierato e sbandierato sull’imminente o ravvicinato futuro allungamento della pista e intensificazione dei voli. Non è mai accaduto niente di niente, eppure numerose campagne elettorali si sono svolte sul sogno di un aeroporto in grado di competere con Napoli e con gli altri grandi aeroporti internazionali.

Fino ad arrivare ad oggi con la palla sparata da Toninelli che dice: “Dopo anni di inerzia una gran bella notizia. Ora la palla passa all’ente gestore dell’aeroporto perché possa e debba fare velocemente, entro il 31 dicembre 2019, tutte le gare di appalto per l’ampliamento di questo aeroporto”.

La stazione ferroviaria di Sicignano degli Alburni

Una bella notizia davvero, una palla che rimbalza da un ministro ad un governatore, da un governo nazionale a quello regionale, da un ministero all’ente di gestione; manca, però, il goleador e nessuno la metterà in rete anche perché “la zizzinella” (direbbero a Napoli) piace a tutti, al ministro ed al governatore per le loro rispettive campagne elettorali, ai componenti dei due organismi di gestione (aeroporto, ndr !!) ed ai rappresentanti politici in essi inseriti; vuoi per il ritorno di immagine e di reddito psicologico, vuoi per le vere e proprie indennità in denaro.

La nuova pista, solo immaginata, dell'aeroporto Costa d'Amalfi

Se tutto questo palleggiamento di responsabilità finisce, accade che finiscono anche tutti gli interessi e i lauti guadagni, per non parlare di quello che potrebbe accadere con l’indizione delle gare di appalto che timorosi funzionari cercherebbero sicuramente di procrastinare nel tempo per non accollarsi precise responsabilità. La famosa o famigerata “paura della firma” tante volte evocata dal governatore Vincenzo de Luca.

Ma a questi balletti di responsabilità, a promesse mai mantenute siamo abituati da tantissimo tempo; sembrava che con questi nuovi politici qualcosa dovesse cambiare. Macchè !!  è sempre la stessa solfa.

Io, come sempre, registro i titoli di queste ore; li archivio pronto a riportarli a galla alla fine di quest’anno, quando tra nuove promesse e tra nuove battute sarcastiche i lavori dell’aeroporto, ma non solo, saranno procrastinati a nuova indefinita e indefinibile data per il loro avvio.

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