Antonio Citera
Si è tenuto presso la sala riunioni dell’hotel Vallisdea a Sala Consilina il vertice tra i rappresentanti politici ed i coordinatori di sezione del PDL , chiamati al capezzale dal Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli. Un dibattito per capire, per ricreare un partito uscito con le ossa rotte dopo la debacle di Berlusconi al Governo. Tanti i temi di discussione che sono stati affrontati anche con toni accesi, al tavolo dei big , presenti oltre a Cirielli, l’assessore provinciale Bellacosa, l’assessore Feola, il consigliere provinciale Giuliano, il consigliere regionale Fortunato, ed il coordinatore provinciale Antonio Mauro Russo. Tutti concordi ad agire, a ricreare il partito, a ridare vigore e splendore ad un territorio calpestato, a sentire bene sembrano le stesse opzioni d’azione che pochi giorni prima hanno segnato il dibattito degli avversari politici del Partito Democratico, lo stesso spirito di iniziativa, la stessa voglia di riaffermarsi, a questo punto mi chiedo? Ma se il Comprensorio pecca nell’organizzazione partitica, da chi è gestito? Mah. Torniamo al convegno. Da più parti si è levato il grido di poca rappresentanza politica in Provincia , “Il Vallo di Diano, conta solo un rappresentante degno di tal nome secondo i presenti, Rocco Giuliano, da sempre schierato in prima fila a difendere i valori propri del garofano rosso, e che ora si ritrova a rinverdire i fasti idealismi di una destra che cade a pezzi, e che ormai lo accompagnano da alcuni anni “, in tanti hanno rivendicato a gran voce nuova linfa, data da un possibile ma alquanto improbabile recupero in extremis di una poltrona per il Presidente dell’AIV Valentino Di Brizzi, che a detta di molti potrebbe rappresentare l’anello di congiunzione tra l’Ente ed il Comprensorio. Staremo a vedere!! Da apprezzare lo spirito che i tanti hanno dimostrato nel voler lottare per il Territorio, per il Partito, un PDL che deve dimostrare, che deve misurarsi con la crisi che attanaglia le persone. Deve reinventare gli slogan e la strategia per essere ridefinito soggetto attivo della politica del Vallo di Diano. Andare tra la gente, nelle istituzioni rappresentative,ricominciare da capo insomma, reimpostare gli schemi, diventare un partito di militanti, con un obbiettivo primario, quello di portare avanti un’azione di rinnovamento culturale, sociale,coerente con i bisogni delle persone, ma lontano, in questo frangente di suggestioni di potere immediato. Ennesima dimostrazione di cambiamento, la voglia di voltare pagina sembra comune, destra e sinistra con un unico speriamo non utopico obbiettivo: ridare dignità al VALLO di DIANO.