di Alberto De Marco
ROMA – Ieri a metà mattinata, per una tragica fatalità, una donna senegalese di circa 35 anni, è scivolata poco prima che arrivasse la metropolitana nella stazione di Lepanto a Roma. Disperatamente ha cercato di risalire e di mettersi in salvo, senza riuscirci. L’autista ha dichiarato di averla vista all’ultimo momento, pertanto non è stato possibile evitare lo schianto fatale. I filmati delle telecamere e le testimonianze dei presenti, confermano che si tratta di un tragico incidente non di natura dolosa. E’ comprensibile in considerazione della morte della persona, che prevede un particolare iter burocratico, come il sopralluogo del Giudice etc … il disagio e quindi anche la conseguenziale chiusura della metropolitana Roma Termini – Battistini. Quello che non possiamo giustificare sono le scene raccapriccianti, quasi da incubo, che hanno coinvolto tutti i mezzi di trasporto, soprattutto nelle zone collegate dalla linea della metropolitana suindicata, per l’incapacità di affrontare l’emergenza da parte della società dei servizi pubblici, nonché dalla reazione irresponsabile della gente, che si ammassava negli autobus “Navette”, utilizzate come servizio sostitutivo della metropolitana, mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri.
In particolare a Roma Termini, i dipendenti dei servizi pubblici non riuscivano ad imporsi e limitare l’entrata dei passeggeri nel rispetto del limite del numero, che garantiva la sicurezza delle persone. Si verificavano scene di bolgia infernale con persone che schiacciavano altre persone, alcune delle quali, dopo essere entrate a fatica nell’autobus, avvertivano un malore, è pregavano di potere uscire da quel luogo talmente ristretto, che appariva aberrante. Dopo diverse ore c’era soltanto un leggero miglioramento nell’affollamento delle “Navette”. E’ anche vero che alcune donne erano desiderose di salire nell’autobus, perché erano preoccupate di non potere arrivare in tempo per prelevare nelle Scuole i propri figli, mentre l’irrazionalità e l’animosità alimentavano il cuore dei passeggeri, che a volte pretestuosamente litigavano tra di loro. Nella nostra epoca non c’è più il tempo del buon senso, mentre l’arroganza ed il cinismo hanno il sopravvento, pertanto non ha più valore la massima: “… E’ meglio perdere un attimo della vita, che la vita in un attimo … “. Per non distogliere la nostra attenzione dalle gravi lacune dei mezzi di trasporto dei servizi pubblici, vogliamo ricordare nei tempi recenti gli autobus che si sono auto incendiati, nonché le problematiche di alcune stazioni della metropolitana, che da mesi nel tratto Roma Termini – Battistini avevano tre fermate della metropolitana chiusa e di recente soltanto due. Qualcuno crede che la responsabilità della cattiva gestione dei servizi pubblici sia attribuibile alle responsabilità politiche, ma altri cittadini romani, pensano che siano evidenti i tentativi anche maldestri di boicottare i servizi di trasporto per mettere in cattiva luce la Sindaca Virginia Raggi.
A coronamento della giornata infernale che abbiamo vissuto ieri, riporto la mia ultima esperienza dei mezzi di trasporto nella giornata di ieri, prima di riprendere il treno per ritornare nella mia città natia di Salerno, il viaggio dell’autobus dall’Aurelia Antica, dove non era possibile sedersi in alcuni posti, perché era stata sufficiente un po’ di pioggia per farla gocciolare dalla soffitta dell’autobus su alcuni sedili è renderli inagibili. Si vocifera che nei mesi estivi saranno realizzati a Roma i lavori per ristrutturare la metropolitana. E’ opportuno che i salernitani riflettano bene, prima di preventivare una vacanza a Roma in tale periodo. E’ proprio il caso di dire che le condizioni attuali dei mezzi di trasporto della “città eterna”, lasciano proprio a desiderare.