Aldo Bianchini
PAESTUM / CAPACCIO – Il prossimo 4 aprile 2019, alle ore 19.00, nel contesto della grande manifestazione di “Aletheia – Grecia, Greci e Mediterraneo in Campania” scende in campo, anzi sale sulle tavole del palco del “Teatro Ariston” di Paestum l’attore – regista – scrittore Giancarlo Guercio per una lezione-reading sul teatro tragico greco, con interventi di Maria Pia Papaleo, Biancarosa Di Ruocco , Patrizia Pontillo, Annalucy Menafra e Emiliano Spira su testi di Eschilo – Sofocle ed Euripide.
Esposizione sintetica e schematica di una materia, cioè il compendio la tragedia de “La verità o della sublimazione” per meglio spiegare “il livello umano” a cui approdarono gli antichi greci. Verità e sublimazione, se vogliamo, sono la sintesi uno dell’altro per significare la tragedia come espressione e chiarificazione evolutiva di umanità intrisa di “alterità”. Che, nel linguaggio della filosofia scolastica, è l’opposto di “identità”, cioè ciò che non è soggettività, e quindi il mondo esterno, l’oggettività, il non-io.
Per dirla tutta, la “tragedia” tipica della Grecia antica e delle sue genti; la tragedia inesplorabile ed ancora inesplorata; la tragedia per meglio osservare, dall’interno degli eventi, le dinamiche ed esistenziali.
Il tutto in un mondo che, a distanza di molti secoli, ci rimanda una contraddizione di fondo della società dell’antica Grecia; da un lato il grande Pericle, dominus assoluto e dittatoriale ammantato di insussistente democraticità, e dall’altro l’aspirazione delle varie generazioni di un popolo verso la definizione etica della civiltà e, forse, anche della democrazia che in epoche successive fu nuovamente calpestata e sotterrata I greci “seppero costruire le città e colsero la dimensione dell’oltre aspirando ad essa tramite riti e misteri” ma dovettero soggiacere allo strapotere dell’imperialismo elevato all’ennesima potenza e concentrato in pochi eletti che governarono a loro piacimento calpestando tutto e tutti.
E in mezzo a tutto ciò ci fu anche la grande tragedia delle “olimpiadi antiche” in cui gli atleti “gareggiavano nudi” per rappresentare la sublimazione della verità e della presunta democrazia, fino al punto che gli stessi atleti venivano drogati e sodomizzati pur di farli elevare oltre loro stessi, tanto che alla fine la storia cancellò le olimpiadi per decine di secoli.
Nella tragedia non ci sono mistificazioni, non ci sono simulazioni, non ci sono finzioni; c’è solo l’espressione più genuina e veritiera dell’uomo che crede, e partecipa convintamente, nelle sue azioni.
In questo scenario si lancia il nostro Giancarlo Guercio per andare “oltre” l’arte e sublimare se stesso in un sano connubio tra verità e mitologia; a queste performance Giancarlo Guercio non è assolutamente nuovo e quella di Paestum sarà soltanto la conferma della regola che anche un comprensorio (parlo della Piana del Sele) vicino alle sue origini saprà dargli il meritato successo.
Chi è Giancarlo Guercio ?
E’ sindaco di Buonabitacolo, paese che rientra nel comprensorio del Vallo di Diano in provincia di Salerno.
Laurea in lettere moderne del 2003 presso l’Unisa con una tesi su “La metafora del sacro nella drammaturgia napoletana del secondo novecento” con votazione 110 e lode.
Ha approfondito la valorizzazione dei beni culturali con un master conseguito nel 2007 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza con la studio “Cilento terrAperta – ipotesi di sviluppo culturale”.
Dottorato: dal 2017 è dottore di ricerca italianista (XIII ciclo) presso l’Unisa con una dissertazione dal titolo: “Fenomenologia dell’inconscio – Il sogno come limen nella poetica di Luigi Pirandello” con esito di eccellente.
Ha pubblicato otto importanti opere letterarie incentrate sul teatro e sul sociale.
Dal 2016 è socio della Modernità Letteraria e dell’Associazione degli italianisti; dal 2013 è socio della Società Dante Alighieri -sede di Salerno- con cui svolge numerose attività di promozione letteraria e culturale; è componente del gruppo di ricerca di alcuni progetti FARB.Chi è Giancarlo Guercio ?progetto consiste in t