La redazione
NOCERA INF. – Abbiamo ricevuto un nuovo contributo da Manuel Moliterno che segue tutte le udienze del processo Sarastra; lo pubblichiamo integralmente così come ricevuto:
di Manuel Moliterno
Soprattutto dopo aver letto determinate dichiarazioni di esponenti del PD scafatese che ancora una volta hanno vomitato violenza, perché ancora oggi ossessionati politicamente dalla persona di Pasquale Aliberti, quella che continua a rimanere il loro unico momento di discussione. A loro si è aggiunta una certa stampa, quella della menzogna che con un articolo falso e violento ha determinato l’avvio di una nuova indagine della Dia, d’ufficio, contro la persona dell’ex Sindaco di Scafati per accertare se fossi venuto meno agli obblighi di divieto di dimora decisi dal collegio del Tribunale di Nocera: obiettivo? Determinargli una seconda volta l’aggravamento della misura cautelare in atto: quanta meschinità.
Sono molto importanti i post ed esternazioni di Luciano Izzo del partito democratico che aveva partecipato alla cena organizzata a Corbara, invitato da amici comuni. Questo signore del PD dopo aver consumato abbondantemente la cena cui era stato invitato (lo so rileva dagli atti di indagini del fascicolo aperto dalla DDA), il giorno dopo ha pubblicato un post su Facebook sulla persona di Aliberti trattandolo come il peggiore dei camorristi. Una permanenza a tavola per più di due ore, dall’antipasto al dolce, che si evidenzia anche nei suoi stessi messaggi WhatsApp, dagli orari in cui gli stessi sono stati inviati al suo capo politico, chiuso in uno sgabuzzino tra una portata e l’altra. Addirittura sulla vicenda, un ragazzo esponente del PD locale ha fatto un post in cui con le solite offese ha parlato di messaggi in cui si esprimevano solo giudizi sull’operato politico di Pasquale Aliberti: quanta falsità che chiaramente si evince dagli screenshot che sono allegati alla inchiesta.
È questa la violenza che ha dovuto subire quest’uomo da questi personaggi in questi anni e che ancora oggi restano ossessionati dalla sua persona. È normale?
Sono gli stessi a cui auguro di poter, nonostante tutto, un giorno vederli anche sorridere nella vita perché se hanno bisogno di strumentalizzare la sofferenza e le vicende personali di un uomo per poter ottenere consensi politici, allora vuol dire che probabilmente non dispongono di altre tematiche per poter arrivare al cuore dell’elettorato, così come vi arrivò solamente con il suo carisma Pasquale Aliberti nel lontano maggio 2008. DALL’INDAGINE È STATO ACCERTATO CHE LUI NON HA CALPESTATO IL TERRITORIO CHE NON POTEVA CALPESTARE.
A chi giova tutto questo? Non so dare una risposta e non intendo cadere nella trappola delle volgarità in cui sono caduti finora tutti quelli che lo hanno aggredito, anche mediaticamente, senza alcuna ragione plausibile.