Aldo Bianchini
PADULA – Encomiabile, non c’è che dire, l’iniziativa del Comune di Padula finalizzata ad assicurare un posto di lavoro agli appartenenti alle categorie protette (cioè per i diversamente abili); encomiabile anche l’idea di espletare le ultime fasi del concorso-colloquio nella piuttosto prestigiosa sede del Palazzo di Città per i suoi riferimenti storici. Tutto bene se non fosse per il fratto, incredibilmente sconcertante, che la sede del concorso-colloquio per alcuni partecipanti si è manifestata come un sogno irraggiungibile, tante e tali sono le barriere architettoniche che hanno reso difficoltoso, se non impedito, il raggiungimento della sede a tanti dei partecipanti. Anche perché per uno strano gioco del destino alle barriere naturali si è aggiunto l’imprevisto e imprevedibile fenomeno della neve, caduta di fresco, che ha notevolmente peggiorato la situazione.
E c’è di più; nella sede del concorso-colloquio non era stato attrezzato neppure un bagno per i diversamente abili, e le peripezie per alcuni concorrenti non sono mancate; un giovane partecipante con le stampelle è stato costretto a farsi supportare da due persone per poter salire la già impervia (anche se storica) scalinata di accesso al palazzo.
Qualche malpensante o malpancista che dir si voglia ha addirittura, dinanzi al palazzo, sussurrato che le difficoltà sono state studiate ad arte con la scelta della sede del concorso-colloquio in modo da impedire o limitarne l’accesso chissà per quali ragioni. Io personalmente non credo affatto ad una insinuazione del genere anche perché bisogna riconoscere che la sede è diventata inaspettatamente quasi inaccessibile a causa dell’abbondante nevicata di questi ultimi giorni.
Diciamo che si è semplicemente, e molto probabilmente, trattato di un deprecabile “venerdì nero” che ha creato serie difficoltà a chi nella vita già soffre di proprio.
C’è stato, addirittura qualcuno che ha chiesto il rinvio del colloquio per ragioni di salute ed anche per disagio climatico; niente da fare, la commissione ha negato il rinvio. Strano, per la neve sono state chiuse scuole e pubblici uffici, figurarsi se non poteva essere rinviato un concorso-colloquio per disabili.
Due i posti messi a concorso, uno per “esecutore amministrativo” a tempo i9ndeterminato e parziale al 50%, categoria B, posizione economica B1 e l’altro per “operatore amministrativo” a tempo indeterminato e parziale al 50%, categoria A, posizione economica A1; undici i concorrenti per il primo, dieci per il secondo.
Per il primo concorso, quello di esecutore, la commissione era composta dal dr. Franco Tierno, dall’ing. Michele Napoli e dalla dott.ssa Tide Di Pierri (segretario la rag. Anna Carolina Sanseviero).
Per il secondo concorso, quello di operatore, la commissione era invece composta dal dr. Franco Tierno, dalla dott.ssa Carla Grezzi e dal dr. Beniamino Curcio (segretario la stessa dott.ssa Grezzi).
Per la cronaca non rimane che porre la domanda: perché non rinviare il concorso ?
Per il resto va detto che nel pomeriggio di ieri, venerdì 11 gennaio 2019, è stata anche pubblicata la graduatoria; ovviamente due i vincitori. Un maschio per il posto di operatore amministrativo e una femmina per quello di esecutore amministrativo.
Nell’assoluta legittimità del giudizio finale, bisognerebbe però esaminare con molta attenzione alcune valutazioni da parte delle due diverse commissioni (entrambe con lo stesso presidente) nelle rispettive graduatorie che annoveravano a concorso gli stessi aspiranti (otto !!) all’agognato posto di lavoro.
Ci saranno ricorsi ? qualcuno dice si, vedremo.