Clementina Leone
La tradizione non consiste nel mantenere le ceneri ma nel mantenere viva una fiamma.” Jean Lèon Jaurès . Con l’Epifania ieri in Italia e con i Re Magi in altre parti del mondo, si sono concluse le festività natalizie. Un Natale e un inizio 2019 magici in ogni parte del mondo alla riscoperta delle tradizioni popolari e del calore familiare. A Bishops Stortford vicino Londra, dove molti italiani si sono trasferiti li in cerca di lavoro, è stato bello vedere per il pranzo di Natale e del 1˚ dell’anno, seduti allo stesso tavolo, condividendo tradizioni diverse, persone non solo provenienti dall’Europa ma anche dai meravigliosi Caraibi. E così in tante altre parti del mondo, perché la cultura è anche questo:”una meravigliosa finestra aperta sul mondo”. Ma tornando all’Italia, è stato bello l’incremento turistico non solo nelle città d’arte, ma anche in Campania, non solo a Napoli e Salerno con le stupende luci d’artista che continueranno ad illuminare la bellissima città fino a fine gennaio, ma anche in altre piccole città come Mercato San Severino ., dove grazie allo straordinario cartellone pieno di eventi proposto dall’assessore alle politiche culturali dr.ssa Vincenza Cavaliere, dal Sindaco di Mercato San Severino dott. Antonio Somma e da tutto il resto del gruppo, i cittadini che per le festività sono rimasti in città, sono stati travolti da emozioni dal valore unico. Ma tornando con un po’ di nostalgia alle festività finite da poco, quanti conoscono la storia della festa della Befana, le sue origini e perché si celebra proprio il 6 gennaio? Questa figura folcloristica, molto nota in Italia e meno nel resto del mondo, deve il suo nome a una corruzione lessicale della parola “epifania” (in greco: apparizione, manifestazione). E’ quest’ultima la festività (fissata dal calendario gregoriano al 6 gennaio, cioè 12 giorni dopo il Natale) in cui i cristiani celebrano la prima manifestazione della divinità di Gesù all’intera umanità con la visita solenne dei Re Magi, autorevoli esponenti di un popolo totalmente estraneo al mondo ebraico che portarono al piccoli doni preziosi (oro, incenso e mirra). In realtà però l’origine della Befana potrebbe essere connessa a riti pagani propiziatori risalenti al X-VI secolo a.C. e ai cicli stagionali legati all’agricoltura. Cosa c’entra però tutto questo con la vecchia signora che, da tradizione, porta i regali ai bambini buoni e il carbone a quelli cattivi? Questa versione della Befana si deve a una leggenda risalente al XII secolo secondo cui i Re Magi, in cammino per rendere omaggio a Gesù, chiesero informazioni per raggiungere Betlemme a una vecchia signora. La donna fornì loro l’indicazione ma si rifiutò categoricamente di accompagnarli per andare a fare visita al piccolo. Quando i tre sapienti stranieri se ne andarono, però, si pentì di questa sua decisione e, riempito un cesto di dolci, uscì di casa per cercarli, senza riuscirci. La vecchietta allora bussò a ogni porta lasciando un dono a ogni bambino che incontrava, nella speranza che uno di loro fosse Gesù. E così continua a fare da millenni.