Clementina Leone.
Il Natale ormai alle porte, dovrebbe essere come una fiaba capace non
solo di narrare il CONFRONTO TRA I DUE MONDI, del passato e del
presente, ma anche di unirli, allora si sarebbe veramente appassionante
e commovente, e riuscirebbe a lasciare un segno indelebile nei nostri
cuori. Non come oggi, che ritorna, come ogni anno, con il suo carico di
emozioni, con i suoi riti, le sue luci, i suoi colori, che hanno finito
però per perdere una gran parte del loro significato, a causa del
consumismo. Infatti, il Natale dei tempi passati era una grande
occasione di partecipazione a una celebrazione che univa il divino
all’umano, si preparava il presepe, visto che in molte case non si
usava
l’albero. La notte Santa si andava a messa e se al paesaggio si univa
qualche fiocco di neve, tutto diventava più magico. Molte tradizioni
sono rimaste , ma hanno perso un po’ del loro fascino, per questo per
poter ritornare a lasciarci trasportare dalla magia del Natale per
sempre, dovremmo ricominciare a “Vedere con gli occhi e sentire con il
cuore”, visto anche che da una ricerca sulle tradizioni natalizie nel
mondo , è venuto fuori, come nella vita, che siamo tutti diversi ma
allo stesso tempo simili. Di fatto, le celebrazioni in Francia
cominciano il 5 dicembre con San Nicola, ma il momento più importante
è quello della vigilia di Natale. Le campane delle chiese e le voci dei
cori intonano canti francesi chiamati “Noels”. Il giorno di Natale le
famiglie vanno in Chiesa e godono poi di una festa ricca di piatti
succulenti che terminano con il tradizionale “Buche de Noel”, una crema
di burro glassata a forma di torta. I tedeschi invece come noi, si
preparano al Natale durante tutto il freddo dicembre. Già quattro
domeniche prima di Natale usano fare una “corona di Avvento” fatta di
rami di abete o di pino con quattro candele colorate. Ogni domenica
accendono una candela della corona, cantano canzoni natalizie e
mangiano
biscotti. In queste settimane le case sono piene di odori deliziosi di
pagnotte di pane dolce da forno, dolci con frutta candita, biscotti
speziati detti “Lebkuchen”. In Australia, viceversa, il 25 dicembre
corrisponde alle vacanze estive, così molte feste natalizie si svolgono
all’aperto. L’evento popolare più importante è il Carols by
Candlelight, in cui le persone si riuniscono di notte per accendere
candele e cantare canti natalizi all’esterno. Le stelle fanno da
spettatrici di questo meraviglioso concerto all’aria aperta. Tornando
in
Europa, il Natale in Spagna ha ufficialmente inizio il giorno
dell’Immacolata Concezione, l’ 8 Dicembre: le famiglie si riuniscono a
pranzo, e si iniziano a decorare case, preparare alberi e presepi. Il
24
Dicembre un momento dedicato all’intimità familiare, tanto che fino a
qualche tempo fa bar, ristoranti e locali rimanevano chiusi. LA CENA
DELLA VIGILIA CORRISPONDE AL NOSTRO CLASSICO PRANZO DI NATALE. I piatti
sono quelli della tradizione più ricca e familiare, le famiglie si
riuniscono e festeggiano, cenando, la nascita di Gesù. A mezzanotte poi
si celebra la MISA DEL GALLO: secondo la tradizione il gallo fu il
primo
testimone della nascita di Gesù, e fu lui ad annunciarlo al mondo. _IL
31 DICEMBRE, NOCHEVIEJA _gli spagnoli attendono il discorso di augurio
del Re alle 22.00 circa, per poi dedicarsi a quella che è forse il più
conosciuto tra gli eventi spagnoli: quello delle_ CAMPANADAS Y DOCE
UVAS._