Da Daniela Lombardi
FESOLE – Si è conclusa con grande successo di critica e di pubblico la mostra del centenario. Difatti il 13 novembre 1911 nasceva a Fiesole il pittore Silvano Bozzolini, Maestro dell’Astrattismo italiano, attivo in Italia e in Francia negli anni generosi e creativi del secondo dopoguerra. Il 3 novembre 2011, nel giorno del centenario della nascita, Fiesole dedica un’ampia antologica a Bozzolini, ospitata in uno dei luoghi più carichi di bellezza e di fascino: la Basilica di Sant’Alessandro. La mostra e il catalogo sono curati dal Prof. Stefano De Rosa, in collaborazione con la Galleria Open Art di Prato. L’antologica si propone di mettere in risalto l’originalità assoluta di Silvano Bozzolini nella cultura artistica del suo tempo. Formatosi nel periodo in cui il gusto novecentista stava entrando in crisi, Bozzolini seppe far proprie le istanze di rinnovamento linguistico dell’arte italiana. Fece parte dei più significativi gruppi artistici votati all’astrazione, presentata non solo come una svolta pittorica, ma come una rigorosa scelta di campo con implicazioni politiche e morali. La sua pittura seppe trovare accenti di libertà nella musicalità del segno, nel colore, nella composizione mai geometrica, ma ispirata ad accori compositivi studiati, eppure mai inibiti nello scarto fantastico. Bozzolini fu a lungo attivo a Parigi, dove ebbe modo di esporre con i principali protagonisti della scena artistica. Fu testimone della storia del suo tempo, dalle contrapposizioni ideologiche alle prime avventure dell’uomo nello spazio, dando ad ogni avvenimento un’interpretazione fantasiosa e lirica. Silvano Bozzolini si spense a Poggibonsi l’11 febbraio del 1998.