da Filippo Notari
«Affrontiamo queste giornate con l’animo sgombro e costruttivo al massimo. Ma rivendichiamo le proposte fatte in campagna elettorale: lavoro vero, aiuti alle famiglie, Flat Tax. Di queste cose nella manovra non troverete traccia». Lo ha detto questa mattina il deputato e coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, Enzo Fasanodurante la conferenza stampa convocata per illustrare gli emendamenti presentati dai parlamentari azzurri alla Camera dei Deputati sulla manovra economica varata dal Governo. L’iniziativa rientra nel quadro di una mobilitazione nazionale che domani, a partire dalle 17, proseguirà con l’allestimento di un gazebo in Piazza Valitutti a Salerno per illustrare alla cittadinanza gli stessi argomenti. «Forza Italia è contraria a questa impostazione assistenzialistica che va in direzione contraria rispetto a quello che il nostro partito ha sempre sostenuto. Una posizione condivisa anche da tutte le forze produttive del Paese con le quali ci siamo confrontati anche a livello locale e dalle quali abbiamo sentito parlare il nostro stesso linguaggio: lavoro vero e sostegno alle imprese. La povertà – ha concluso Fasano – va rispettata ma si fronteggia con provvedimenti seri non con spot. Fino ad oggi abbiamo ascoltato tanti buoni propositi ma non c’è stato un euro per i poveri». Sulla stessa linea il deputato azzurro Gigi Casciello che ha rimarcato l’impegno assunto da Forza Italia per il Sud con «un progetto specifico che sostenga le imprese, garantendo un sostegno economico per chi assume disoccupati e operai che hanno perso il lavoro».
Tra gli emendamenti presentati dal deputato salernitano, poi, figurano anche quelli a sostegno dell’editoria e delle edicole. «Abbiamo presentato un emendamento per cancellare l’articolo che prevede la soppressione dei fondi per l’editoria – ha spiegato Casciello -. Ci siamo schierati a difesa del fondo per il pluralismo sul quale i 5 Stelle vorrebbero apportare un taglio del 90% che rischierebbe di causare la chiusura di decine e decine di giornali e l’ipotesi più che realistica di una perdita di 10mila posti di lavoro. Abbiamo presentato un emendamento anche a favore degli operatori del settore delle edicole per stanziare circa 20 milioni di euro in agevolazioni fiscali che renderebbero meno aspra la crisi che rischia di portare le attività alla chiusura. È necessario evidenziare con forza che – conclude Casciello – chiudere i giornali o cancellare l’Ordine dei Giornalisti significa agevolare la cattiva informazione che fa ritenere che con il reddito di cittadinanza e il decreto dignità si possa creare sviluppo e che l’Europa sia il grande nemico che voglia bloccare questo Governo del cambiamento».