Aldo Bianchini
SALERNO – Un’edizione speciale, per non dire straordinaria, quella organizzata da Massimo Staglioli per la premiazione dei “Salernitani doc 2018” con una grossa e interessante manifestazione nel salone d’onore di Palazzo Sant’Agostino dove ha sede l’Ente Provincia di Salerno.
L’undicesima edizione dei “Salernitani doc”, celebrata lunedì 29 ottobre 2019, è stata davvero un clamoroso successo di pubblico e di partecipazione di tante istituzioni e associazioni presenti in città.
L’idea portata avanti con forza e coraggio da Massimo Staglioli è assolutamente apolitica ed apartitica; ed è un’idea che va avanti alla grande senza il sostegno di nessuno e senza la necessità di dover pietire questo o quel contributo. Massimo è capace di fare le cose da solo, le fa perché ci crede e perché, da salernitano doc qual è, gli piace far emergere ogni anno quella salernitanità forse dimenticata.
Per l’edizione 2018, preparata nei minimi dettagli anche grazie alla collaborazione spontanea di Ersilia Gillio (giornalista di vaglia e di lungo corso, anche lei premiata come salernitana doc), Massimo Staglioli si aspettava una partecipazione alla grande della stampa salernitana. Essendo già stato costretto a lasciare il “salone dei marmi” di Palazzo Guerra (il Comune, ndr !!) che era la sede naturale per una manifestazione del genere, ma che sembra essersi trasformato nel palazzo di una sola famiglia (neppure salernitana doc !!) anzichè del popolo salernitano, si aspettava, dicevo, almeno la partecipazione corale della stampa, visto che non a caso venivano premiati anche tre giornalisti salernitani, tra i quali il loro presidente naturale.
La delusione è stata grande quando ha scoperto che la stampa aveva quasi del tutto snobbato la sua creatura per correre, prona e servizievole, alla corte del figlio del kaimano. Difatti a poca distanza dalla Provincia, nel salone della CCIAA, per lo stesso orario era previsto un convegno con la presenza del dr. Roberto De Luca (ritornato alla grande sulla scena politica); peccato che lì di gente ce n’era poca mentre alla Provincia la presenza dei salernitani è stata straripante. Si racconta che le telecamere accorse tutte insieme per seguire l’intervento del dr. De Luca hanno incontrato serie difficoltà nelle riprese del pubblico perché moltissime poltrone erano vuote (hanno insertato poi immagini di repertorio ?).
Eppure Massimo Staglioli aveva spronato con tutta la sua forza un noto giornalista televisivo salernitano ad essere presente, da qui l’amaro sfogo di Massimo con un suo amico: “Vergognatevi”, questo l’epiteto lanciato verso la stampa in genere e verso il suo amico giornalista. E se l’espressione di Massimo è stata sicuramente forte, molto più sbagliata è stata la risposta che il giornalista (sempre via whatsapp) ha fornito all’intermediario: “Ti rispondo solo per l’affetto ed educazione ma non devo certo vergognarmi di nulla. Il nostro lavoro è fatto di priorità che cambiano all’improvviso e lunedì è stata una giornata difficile per il nostro territorio. Forse l’euforia della manifestazione non ti ha permesso di guardare oltre la finestra. Un abbraccio”. Quale fosse l’importanza talmente superiore del retorico intervento del figlio del kaimano non è dato sapere; sta di fatto che l’intermediario gli ha risposto: “A Salerno sono schiavi tutti come lo erano gli iracheni di Saddam Hussein”. Affermazione forte e sicuramente deviante; sul campo però resta il problema serio ed incontestabile della maggioranza di una stampa prona e servizievole nei confronti del kaimano e della sua family.
Ma è meglio ritornare alla bella ed imponente manifestazione della XI edizione dei “Salernitani doc” magistralmente condotta, con eleganza e sobrietà, dalla splendida Ersilia Gillio. Un appuntamento ormai molto atteso che ha anche lo scopo di accendere un riflettore sul passato, sulle tradizioni e sulla storia che i salernitani doc, uomini e donne, hanno contribuito a scrivere negli anni.
Tra i premiati di questa edizione: il Cav. Orazio Boccia – Fondatore e Presidente delle Arti Grafiche Boccia, Nunziante Coraggio – Vice Pres. Confindustria Bulgaria, i giornalisti Ersilia Gillio, Andrea Criscuolo e Alfonso Maria Tartarone, la scrittrice Lucia Quaranta, Antimo Venturino – campione di pugilato, Italo Leo – coordinatore Area Medica della Salernitana, Aniello Di Mauro – arbitro internazionale, Mario Avallone – nome storico della ristorazione salernitana, Anna Ragone – violinista –, prof. Roberto Ingenito, noto docente del Liceo Tasso, Aldo Tisi – promotore del CAI a Salerno, Ernesto Radano – artista e musicista, don Nello Senatore e tanti altri
Per la prima volta, è stato anche assegnato un riconoscimento a un personaggio che pur non essendo nato a Salerno, ha speso la sua vita e il suo impegno per Salerno: Enzo Todaro, presidente dell’Associazione Salernitana Giornalisti (AGS).
Molti i personaggi intervenuti, tra i quali: S.E.Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo della Diocesi Salerno–Campagna–Acerno, Giuseppe Canfora, presidente della Provincia, Mariarosaria Vitiello, consigliere politico in materia di politiche culturali, educative e scolastiche, Amerigo Montera, Presidente Ordine Avvocati di Salerno, Maria Rosaria Pilla, Presidente Provinciale MCI e, naturalmente, Massimo Staglioli, Vice Pres. Prov. MCI e Presidente del Circolo Salernitani DOC
La serata è stata allietata dall’Orchestra da Camera della scuola Monterisi di Salerno diretta da Anna Ragone.
Appuntamento per l’edizione 2019 di una manifestazione che dovrebbe avere, ripeto e ribadisco, come giusta e naturale sede il “salone dei marmi” di Palazzo di Città e che, invece, quest’anno a causa di strane e inspiegabili posizioni delle Autorità Comunali è stata costretta ad emigrare nel vicino palazzo Sant’Agostino.