Di Brizzi: la crisi è finita !!

Michele D’Alessio

SASSANO – Aspettando l’attuazione della  manovra finanziaria del Governo Monti, con il decreto salva imprese (compreso nel decreto salva Italia) che prevede agevolazioni fiscali per le imprese in ambito Imposta Regionale sulle Attività Produttive: è prevista la deducibilità integrale per le aziende che assumono (Irap-lavoro): la misura avrà un valore di 1,5 miliardi nel 2012 e di 2 miliardi nel 2013 e nel 2014. Le tasse, infatti, sono l’incubo peggiore delle imprese italiane  e, tra le imposte che rendono le Pmi italiane tra le più vessate in Europa, troneggia proprio l’Irap, la più odiata dalle realtà coinvolte nell’indagine di Confcommercio-Imprese per l’Italia, realizzata in collaborazione con Format ricerche di mercato. Anche nel Vallo di Diano, la realtà imprenditoriale non è diversa da quella italiana come conferma il presidente dell’AIV (Associazione Imprenditori del Vallo di Diano) il Dr . Valentino Di Brizzi.  “La situazione economica delle imprese italiane è davvero difficile da commentare. E dopo il decreto “Salva Italia” non possiamo che sperare che davvero ci si rimbocchi le maniche per portare il nostro Paese fuori dalla crisi, fuori dalle difficoltà economiche e fuori dall’ormai certa recessione.” Ciò è quanto affermato dal Presidente dell’ “Associazione Imprenditori Vallo di Diano” – Valentino Di Brizzi – all’indomani del varo in Consiglio dei Ministri del decreto Monti. Gli italiani sono un popolo laborioso, anche questa volta uscirà dalla crisi, anche se con molto sacrificio – continua Di Brizzi – e l’Italia è un Paese fondato sulla capacità produttiva delle piccole e medie imprese. Se dopo aver predisposto l’ennesimo decreto “lacrime e sangue” non si mette finalmente mano alle riforme importanti, indispensabili e necessarie diventerà difficile superare questo enorme scoglio della “crisi economica”. Per quanto alle nostre aree, poi, – insiste il Presidente dell’ “AIV” – invece che assistere a interventi che siano mirati all’abbattimento del gap infrastrutturale ci ritroviamo a combattere con i continui scippi di strutture che necessitano allo svolgimento delle ns. attività come quello che stiamo subendo in questo periodo riguardo al Tribunale di Sala Consilina. E’ certo ora– termina Di Brizzi – di mettere la parola fine di fronte agli sprechi che stanno operando nel ns. Paese, ma non credo che questi siano rimediabili con il ridimensionamento dei Tribunali o con il ridimensionamento delle Province. E’ ora di abbattere i carrozzoni delle società miste pubblico-privato che generano solo costi alla ns. spesa pubblica ed hanno l’unica utilità di garantire poltrone agli occupanti di turno, magari affidando i loro compiti agli Enti eletti dal popolo. Ed è poi indispensabile – conclude Di Brizzi – che si attui una politica seria per le infrastrutture del Sud Italia, perché solo riducendo gli svantaggi con cui la ns. sana imprenditoria è costretta tutti i giorni a confrontarsi, ci consentiranno di esprimere al meglio le ns. potenzialità.” A conforto e sostegno del presidente Di Brizzi, arrivano segnali positivi, anche da un rapporto europeo di ottobre scorso, infatti, per il 2011, una relazione prospetta un incremento dell’apporto delle Pmi all’economia europea. Nello specifico, è previsto un aumento del numero delle aziende dello 0,9%, con un conseguente potenziamento del valore aggiunto lordo del 3,9%, e una crescita degli occupati nel settore dello 0,4%. Il dato è in controtendenza rispetto al calo registrato durante lo scorso biennio, nonostante il clima di incertezza e di crisi in cui le imprese si trovano attualmente ad operare.

 

 

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