Aldo Bianchini
POLLA – Non c’è niente da fare, l’antico detto “il pesce puzza dalla testa” è ancora oggi di una validità assoluta e, seppure sconcertante, bisogna prenderne atto per cercare di migliorare la situazione in ogni branca, soprattutto, della “cosa pubblica”, a cominciare dalla sanità per finire alla più piccola delle amministrazioni comunali.
Non scopro l’acqua calda se riaffermo nuovamente che un apparato lavorativo pubblico o privato funziona soltanto quando ai sui vertici c’è un professionista che abbia anche capacità manageriali; difatti non basta eccellere nelle qualità professionali personali, è necessario anche avere l’umiltà e la capacità di mettere insieme una squadra e di farla funzionare al meglio; anche quando (come nel caso che sto per raccontare) mancano risorse umane e strutture tecniche.
Il caso, cioè la pratica di buona sanità pubblica, viene dal presidio ospedaliero Luigi Curto di Polla e più specificamente dall’Unità Operativa Complessa di Cardiologia che dagli inizi del mese di luglio può vantare come direttore il dr. Silvio Saponara che, badate bene, non è il Santo protettore arrivato a Polla per risolvere tutti i problemi della sanità pubblica locale, è un personaggio molto ben preparato professionalmente (fa questo da una vita !!) e soprattutto è portatore di un valido “modello organizzativo” di lavoro che ha cercato subito di trasmettere ai medici ed ai paramedici di quella unità molto particolare. E lo ha fatto non imponendo niente a nessuno ma cercando di coinvolgere tutti nell’unico progetto possibile che passa sotto il nome di “buona sanità”. Tutto qui il segreto di un reparto sensibile che nel giro di pochi mesi sembra essere balzato in alto verso livelli professionali prima inimmaginabili.
Il personaggio nuovo della sanità valdianese è Silvio Saponara, dirigente cardiologo di primo livello proveniente dalla divisione di cardiologia dell’ospedale di Eboli. A poco più di due mesi dal suo insediamento sembra essere l’uomo giusto al posto giusto; e i risultati già si vedono.
E’ cambiato il rapporto tra ospedale e territorio in quanto il primario Saponara si è preso la briga, fin dal 2 luglio scorso, di scrivere a tutti i medici di base per capire le loro difficoltà e per offrire loro tutta la collaborazione possibile nell’ambito delle strutture amministrate; una sorta di percorso ideale che deve provvedere al sostegno dal paziente cardiopatico che inizia in loco e può anche avere come punto terminale la necessità di un intervento cardiochirurgico. Il dottor Saponara ha fornito a tutti i medici di base anche i numeri dei suoi telefoni cellulari sui quali poter essere contattato ad ogni ora del giorno e della notte. Lasciatemelo dire; una cosa mai vista dalle parti del Vallo di Diano.
Ho seguito con molta attenzione l’interessante trasmissione televisiva andata in onda qualche settimana fa sulle frequenze di Uno/tv (una televisione del Vallo), condotta magistralmente dal decano dei giornalisti valdianesi Pietro Cusati, nel corso della quale Saponara ha ben spiegato il suo pensiero ed il suo modello organizzativo; per renderlo più comprensibile ha fatto l’esempio dell’allenatore di calcio che vince soltanto quando, al di là delle sue passate qualità calcistiche, riesce a creare una squadra ed a dirigerla con grande umiltà e con la dovuta fermezza.
In pratica si riafferma il principio secondo cui in ogni attività dirigenziale ci vuole “autorevolezza” e mai autorità; capisco che l’autorevolezza si conquista giorno dopo giorno ed a prezzo di duri sacrifici; ma è proprio e soltanto il traguardo dell’autorevolezza che consente, poi, di ottenere successi professionali personali e di gruppo.
Silvio Saponara mi è apparso molto professionale e sicuramente convinto di poter spingere l’attività della cardiologia di Polla sul suo modello organizzativo; non a caso ai colleghi medici di base ha, tra l’altro, scritto: “Come ben sai, negli ultimi anni si è creato una dicotomia tra il territorio, che Voi medici di base ben rappresentate, e l’Ospedale di Polla con la Cardiologia che non riesce a rispondere e a soddisfare con i tempi giusti e le professionalità adeguate le richieste che ogni giorno ponete. Anzi, so e capisco che i pazienti stessi, sono costretti a rivolgersi ad altre strutture sanitarie contigue. Il motivo principale di questo mio dire è quello di riuscire ad intraprendere un nuovo dialogo tra Ospedale e Territorio fatto di disponibilità da parte mia e di fiducia da parte Vostra, il tutto per il bene del paziente”.
Fa anche appello il bravo Silvio Saponara (che pratica calcio e ciclismo nel tempo libero, che ha tre figli di cui due medici, ed è esperto di emodinamica e di cardiologia interventistica) all’antico “giuramento di Ippocrate” (spesso dimenticato da tanti medici !!) ed all’amore per la professione di medico che ha un senso solo se espletata con semplicità, disponibilità e dedizione al prossimo; lo fa soprattutto per fare squadra, come dicevo, e per tenere saldamente le redini in mano nell’ottica della piena attuazione di un modello organizzativo che se applicato con fermezza ed umiltà non può non funzionare per ridare ad un territorio dimenticato quel salto di qualità nella sanità pubblica che è tanto necessaria per tutti.
Con la speranza che la cattiva politica non distrugga un progetto sanitario di assoluto livello, un progetto che mancava da troppi anni nella sanità pubblica del Vallo di Diano.
Ho avuto il piacere di conoscere il dr. Saponara per un ricovero urgente di mia moglie che nel pomeriggio del 05.01.2014 per mancanza di posti letto veniva trasferita dall’ospedale S. Leonardo di Salerno all’UTIC Maria SS. Addolorata di Eboli.
Da subito ho ammirato la professionalità del dr. Saponara.
Un medico come pochi, disponibile, pronto ad ascoltarti e sempre reperibile.
Compatibilmente con i suoi impegni Ospedalieri, non ha mai tralasciato una telefonata e immediatamente, non appena riusciva a liberarsi dalla sua estenuante attività, subito contattava il suo interlocutore.
Certamente la disponibilità comporta enormi sacrifici, ma il dr. Saponara, da benissimo ed è consapevole che un suo intervento, al momento giusto, può salvare una vita.
Grazie dr. Saponara e complimenti per tutto quello che riuscirà a trasmettere con il Suo impegno e il Suo lavoro di Primario nel Presidio Ospedaliero di Polla.
Silvio Saponara è semplicemente
Un grande medico
Ma soprattutto un grande uomo che si è creato da solo con tantissimi sacrifici ,, ed io lo so bene