SALA CONSILINA – Che la sciagurata soppressione del Tribunale di Sala Consilina abbia provocato un danno economico a tutto il territorio valdianese è un fatto indiscusso ed indiscutibile; che abbia provocato un danno economico di circa 20milioni di euro in cinque anni (il tribunale fu soppresso nel 2013) è un dato assolutamente discutibile perché è praticamente impossibile dare una giusta valutazione al danno che, comunque, il comprensorio ha subito.
Perdere circa 5milioni all’anno nel contesto della complessiva economia per un territorio come il Vallo di Diano varrebbe quasi come a dire che il territorio si è estinto per consunzione automatica inarrestabile. Fortunatamente così non è stato e così non è; il territorio ha saputo trovare le forze giuste per risalire la china e per stabilizzare gli equilibri economici con ulteriori e nuove iniziative sia di natura privata che pubblica.
Il dato infausto emerso dalla conferenza stampa voluta ed organizzata dall’avv. Angelo Paladino (presidente della sezione locale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani (U.G.C.I.) va preso, comunque, con ogni riserva possibile e semmai analizzato e studiato con molta attenzione partendo, semmai, dalla reale situazione “degli incarichi conferiti dal tribunale a professionisti del posto”, incarichi che, però, in buona parte vengono attribuiti ancora oggi direttamente dal Tribunale di Lagonegro che ha assorbito quello esistente a Sala Consilina.
L’azione operativa dell’avvocato Paladino non va, comunque, in alcun modo sottovalutata o estremizzata e svalutata sul piano politico; Paladino si muove per convinzione e non per specifico interesse; sa benissimo che la battaglia è difficile ma lui almeno ci prova a mantenere viva la fiaccola della speranza che i politici governanti di oggi (in prima fila quelli della Lega e del Mov. 5 Stelle) dovrebbero raccogliere per cercare di riparare i guasti indicibili del recente passato.
Qualche anno fa, in occasione della congiunzione quasi astrale del completamento della filiera di Governo (Nazionale, Regionale, Provinciale e Comunale) nelle sole mani del Partito Democratico (PD) un personaggio politico del comprensorio ebbe a dichiarare pubblicamente che “finalmente faremo tutto quello che per anni non è stato fatto, ora comandiamo noi con una filiera continua ed inarrestabile”; furono le ultime parole famose; da quel momento non si è capito più niente e il Vallo di Diano non solo non ha riavuto la ferrovia Sicignano-Lagonegro ma ha perso il tribunale e il carcere e sta per perdere anche altre infrastrutture fondamentali.
Fortunatamente la vantata e millantata filiera si è spezzata, ma lo strappo è avvenuto ai massimi vertici mentre la base è rimasta ancora saldamente ancorata ai vecchi distruttori che continuano tuttora a mentire e ad illudere cittadini ed elettori; contro tutto questo, secondo me, combatte la sua battaglia l’avv. Angelo Paladino, una battaglia non politica ma rivolta essenzialmente al bene comune.
Ma torniamo alla conferenza anche per riferire un aspetto curioso che io definirei “simpaticamente allarmante” per come viene gestita l’informazione a livello locale; l’aspetto in discussione riguarda la foto apparsa sul quotidiano La Città del 14 agosto 2018 che un esperto maneggiatore ha probabilmente ritoccato escludendo dalla stessa il moderatore della conferenza stampa, il dr. Pierino Cusati, che, sebbene citato nel contesto dell’articolo, ha prodotto una cattiva o quanto meno non corretta informazione. Fortunatamente altre testate giornalistiche hanno fotografato e pubblicato il tavolo nella sua interezza, restituendo a livello di immagine la giusta dimensione della conferenza stampa.
Ingratitudine dell’informazione o distrazione del fotografo nei confronti di un decano del giornalismo valdianese ?; non è facile rispondere anche perché sul territorio esistono due associazioni di giornalisti (la pluralità è democrazia ?) e i rapporti tra le due sembrano essersi recentemente incrinati. Peccato che questi presunti dissensi si riversino sulle pagine di un quotidiano molto venduto e letto nel Vallo di Diano. In merito all’ingratitudine o alla distrazione faccio rispondere al “divo Giulio” con una delle sue frasi storiche: “a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si indovina”
Comunque con Pierino Cusati e Angelo Paladino c’erano anche Carmelo Bufano (promotore della Città Vallo) e don Vincenzo Gallo (sacerdote molto informato e informatizzato del Vallo); presente al tavolo anche l’indomabile Michela Lobosco (attivista del Mov. 5 Stelle e tenace sostenitrice del neo sen. Francesco Castiello.